Loading Now

Caccia, slitta il Ddl contestato. Le associazioni esultano e chiedono più trasparenza

Ddl caccia slitta

Caccia, slitta il Ddl contestato. Le associazioni esultano e chiedono più trasparenza

Un sospiro di sollievo per le principali organizzazioni ambientaliste e animaliste italiane. ENPA, LAC, LAV, Legambiente, LIPU-BirdLife Italia e WWF Italia esprimono unanime soddisfazione per il significativo cambiamento nell’iter parlamentare del DDl (Disegno di legge) numero 1552 sulla caccia. Dopo un tentativo della maggioranza di procedere in sede redigente – una modalità che avrebbe fortemente limitato la discussione e la possibilità di modifica del testo – il provvedimento tornerà in sede referente, con ampio dibattito in Aula, come previsto dalla normale prassi parlamentare.

La decisione di trattare il ddl in sede redigente nelle commissioni congiunte Agricoltura e Ambiente era stata fortemente criticata dalle associazioni, che l’avevano interpretata come un tentativo di accelerare l’approvazione del testo “in sordina”, riducendo il confronto e limitando l’azione di denuncia delle associazioni in difesa di animali e ambiente.

Un successo per la democrazia e la partecipazione

Grazie alla tempestiva segnalazione delle organizzazioni e a una richiesta specifica avanzata da numerosi senatori, l’iter è stato modificato. Le associazioni ringraziano sentitamente le senatrici e i senatori che hanno sostenuto questa richiesta di trasparenza e maggiore partecipazione parlamentare, un’iniziativa avviata dal Movimento 5 Stelle e a cui hanno aderito Alleanza Verdi e Sinistra, Partito Democratico e Per le Autonomie.

Questo risultato, sebbene non rappresenti ancora una vittoria definitiva contro il ddl “caccia selvaggia”, segna una fase cruciale nel processo legislativo. “Ripristinare un maggior livello di trasparenza e partecipazione democratica” è un passo fondamentale. Viene così smantellata una delle “tattiche messe in atto dalla maggioranza per giungere ad approvare ‘caccia selvaggia’ in sordina, riducendo il dibattito parlamentare, tra i cittadini e tentando di limitare l’azione di denuncia delle associazioni che difendono gli animali e l’ambiente”, si legge nel comunicato congiunto.



Ap-set-banner-Ambiente-in-Salute-728x90-1 Caccia, slitta il Ddl contestato. Le associazioni esultano e chiedono più trasparenza
Ap-set-banner-Ambiente-in-Salute-240x400-2 Caccia, slitta il Ddl contestato. Le associazioni esultano e chiedono più trasparenza

Le critiche al Ddl 1552: testo elaborato senza confronto, a favore di interessi ristretti

Le associazioni ribadiscono che il ddl 1552 è stato elaborato senza un confronto adeguato con le organizzazioni ambientaliste e animaliste e con la cittadinanza, basandosi esclusivamente sui suggerimenti delle associazioni venatorie e dei produttori di armi e munizioni. Queste ultime, secondo le sigle, “tutelano interessi ristretti non rappresentano alcun interesse collettivo e vedono nelle politiche di tutela della biodiversità e degli animali selvatici un ostacolo al loro divertimento e ai loro profitti”.

La necessità di un dibattito pubblico amplissimo sulla tutela della biodiversità e degli animali è quindi ribadita con forza. Un confronto che coinvolga tutte le voci è essenziale per garantire il giusto equilibrio tra la tutela della natura e le proposte di singole categorie ricreative ed economiche, nel rispetto degli artt. 9 e 41 della Costituzione italiana.

La battaglia continua in difesa della Costituzione e della natura

Questo primo successo parlamentare avvia quella che si preannuncia una “dura battaglia per la tutela del patrimonio naturale italiano”, gravemente minacciato dal ddl 1552. “La biodiversità e gli ecosistemi, così come gli animali selvatici e le aree protette, sono oggi più che mai sotto attacco in Italia: c’è chi palesemente gli ha dichiarato guerra”, denunciano le associazioni.

Le organizzazioni ambientaliste e animaliste assicurano che continueranno a difendere la Costituzione e la natura, a vigilare sul processo legislativo e a chiamare alla mobilitazione tutti – singoli cittadini, associazioni, comitati, realtà produttive – per “fermare scelte politiche che comprometterebbero oltre cinquant’anni di fatiche, impegni e investimenti finalizzati a recuperare la natura uscita anch’essa fortemente provata e martoriata”. È un appello a partecipare attivamente a quella che definiscono una “battaglia essenziale per il presente e il futuro del Paese”.

Share this content: