Loading Now

Ddl Tutela Agroalimentare, sanzioni contro i prodotti plant-based: LAV critica il Governo

Ddl Tutela Agroalimentare, sanzioni contro i prodotti plant-based: LAV critica il Governo

Il Senato ha approvato in prima lettura il Disegno di legge “Tutela Agroalimentare”, presentato dal Governo come misura a difesa del sistema agroalimentare italiano, della tracciabilità e della salute pubblica. Tuttavia, secondo LAV, il testo contiene disposizioni che rischiano di danneggiare gravemente il settore dei prodotti plant-based, in particolare le norme sulle denominazioni lattiero-casearie.

Il divieto delle denominazioni milk-sounding

Il Ddl vieta l’uso di termini come “latte” e altre denominazioni lattiero-casearie per prodotti vegetali, introducendo sanzioni che vanno da 4.000 a 32.000 euro o fino al 3% del fatturato annuo. Queste regole si applicano anche quando i prodotti indicano chiaramente la loro origine vegetale. LAV sostiene che tali misure siano sproporzionate e immotivate, mirate a ostacolare la produzione, il commercio e il consumo di alternative etiche ai latticini, proteggendo in realtà l’industria zootecnica tradizionale.

La crescita del mercato plant-based in Italia

Il mercato dei prodotti vegetali è in espansione. Nel 2024, più di 15 milioni di famiglie italiane hanno acquistato prodotti plant-based, con una penetrazione del 59,3%, secondo YouGov Shopper. Il valore complessivo del mercato dei “latti” e “formaggi” vegetali ha raggiunto 410 milioni di euro. LAV evidenzia che il Ddl rischia di bloccare questa crescita, penalizzando sia i produttori indipendenti che i consumatori che scelgono alimenti più sostenibili e rispettosi dei diritti animali.

Impatto sui produttori e sulle norme sulla pesca

Secondo LAV, la normativa presentata come tutela del Made in Italy favorisce in realtà i grandi produttori zootecnici e può danneggiare i piccoli produttori indipendenti. Anche le modifiche introdotte per la pesca, con la riduzione delle sanzioni per alcune violazioni, potrebbero indebolire la protezione ambientale e la deterrenza contro pratiche irregolari.

La richiesta di LAV

LAV chiede l’abrogazione integrale dell’articolo 9 del Ddl, relativo alle denominazioni milk-sounding, e invita a concentrare l’attenzione legislativa sulle reali criticità del settore agroalimentare. Secondo l’associazione, le priorità dovrebbero essere la tutela degli animali, la promozione di produzioni sostenibili e il supporto a un mercato in crescita come quello dei prodotti vegetali.

Share this content: