Decarbonizzazione e riduzione emissioni: trasporti ed edifici frenano la transizione energetica italiana
Secondo il database Atena, realizzato da Italy for Climate e da oggi online, l’Italia ha generato nel 2024 376 milioni di tonnellate di gas serra. La suddivisione per settore evidenzia il peso significativo dell’industria (32,5%), dei trasporti (30%), degli edifici (26,4%) e dell’agricoltura (11%).
Industria: riduzioni significative e leadership europea nel riciclo
Dal 1990 al 2024 le emissioni industriali italiane sono diminuite del 46%. Settori come acciaio, alluminio e carta hanno adottato l’elettrificazione e il riciclo, con l’acciaio da riciclo passato dal 60% al 90%. Nonostante i progressi, resteranno da compensare 25-30 milioni di tonnellate entro il 2050.
Rinnovabili e consumi energetici
Le fonti rinnovabili coprono quasi metà della produzione elettrica nazionale, ma rappresentano solo il 19,2% dei consumi finali lordi. Dal 1990 al 2024, i consumi energetici totali sono aumentati del 4,8%, e per rispettare gli obiettivi climatici dovrebbero scendere sotto i 100 Mtep entro il 2030.
Trasporti: il settore più difficile da decarbonizzare
I trasporti hanno registrato un incremento del 7% delle emissioni rispetto al 1990. In Italia solo il 4,2% delle nuove auto è elettrico, mentre la motorizzazione privata resta la più alta in Europa, con 701 auto ogni mille abitanti. Il 91% delle emissioni del settore deriva dal trasporto su strada, di cui il 64% dalle auto private.
Edifici: riqualificazione in crescita, ma ancora insufficiente
Dal 1990 al 2024 le emissioni degli edifici sono diminuite del 22%, ma per raggiungere gli obiettivi 2030 è necessario dimezzarle. Le pompe di calore vendute nel 2024 sono state 360.000, in calo rispetto al record del 2023. La riqualificazione, sostenuta dal Superbonus, ha coinvolto più di 700.000 edifici l’anno.
Priorità per la transizione energetica
Secondo Italy for Climate, le politiche più urgenti devono concentrarsi su trasporti ed edifici, con strumenti mirati per mobilità sostenibile, auto elettriche e abitazioni green. L’elettrificazione resta la leva più efficace, ma occorre considerare costi, accettabilità sociale e strumenti incentivanti per mantenere il ritmo necessario fino al 2050.
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