Energy Release 2.0: firmato il decreto che rilancia le rinnovabili per le imprese
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha firmato ieri il decreto che aggiorna il meccanismo dell’Energy Release, confermandone la piena compatibilità con il diritto europeo e introducendo importanti novità per sostenere la transizione energetica e la competitività industriale.
Il provvedimento arriva dopo l’invio di una “comfort letter” da parte della Commissione Europea, che ha espresso parere positivo sull’Energy Release a condizione di alcune modifiche. L’Italia ha quindi adeguato la norma per garantire trasparenza, concorrenza e sostenibilità economica, mantenendo intatte le assegnazioni già effettuate a marzo 2025.
Energia a prezzo calmierato
Il meccanismo prevede l’anticipazione triennale di energia a prezzo calmierato (65 €/MWh) a favore dei comparti industriali energivori, con l’impegno a restituirla attraverso la realizzazione di nuova capacità da fonti rinnovabili nell’arco di vent’anni. Un modo per incentivare gli investimenti green e favorire l’autonomia energetica del sistema produttivo.
Procedura competitiva e salvaguardia del mercato
Tra le principali novità del decreto:
Introduzione di una procedura competitiva aperta per selezionare i soggetti incaricati della realizzazione degli impianti.
Estensione della partecipazione a energivori, aggregatori, produttori di rinnovabili e terzi delegati.
Inserimento di una clausola anti-sovraremunerazione per garantire un ritorno economico equilibrato, anche in caso di vantaggi residui al termine del contratto ventennale.
Il commento del Ministro Pichetto
“L’Energy Release 2.0 è uno strumento strategico per accompagnare lo sviluppo di nuova capacità rinnovabile in Italia e sostenere la competitività del nostro sistema industriale”, ha dichiarato il Ministro Gilberto Pichetto.
“Abbiamo lavorato con la Commissione Europea con spirito costruttivo, ottenendo un risultato che rafforza la solidità giuridica e l’efficacia operativa della misura, senza ritardi o impatti sulle assegnazioni già avvenute”.
Il decreto è stato trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione e sarà disponibile sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
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