Loading Now

Comunità energetiche, firmato il decreto che estende gli incentivi ai Comuni fino a 50mila abitanti

energia

Comunità energetiche, firmato il decreto che estende gli incentivi ai Comuni fino a 50mila abitanti

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha firmato il decreto che introduce modifiche alla normativa sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e le configurazioni di autoconsumo. Il provvedimento, che si inserisce nell’ambito delle misure finanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), mira a rendere più accessibile e flessibile il processo di incentivazione per i comuni e i soggetti privati, contribuendo alla transizione energetica del Paese.

Le novità

Il decreto firmato da Pichetto Fratin introduce una serie di modifiche che mirano a semplificare l’accesso agli incentivi e a estendere i benefici alle realtà più piccole e locali. Le principali novità includono:

Estensione della misura ai comuni con meno di 50.000 abitanti: Una misura che consente alle piccole comunità di partecipare alla transizione energetica.

Maggiore flessibilità nei tempi di entrata in esercizio: Le comunità e i progetti potranno godere di una finestra temporale più ampia per l’avvio delle operazioni.

Possibilità di richiedere un anticipo: I beneficiari potranno ottenere un anticipo del contributo fino al 30%.

Eliminazione della riduzione per cumulo con altri contributi: Anche le persone fisiche potranno beneficiare degli incentivi senza penalizzazioni in caso di altri finanziamenti.

Efficienza energetica

Il Ministro Pichetto ha dichiarato che l’obiettivo principale del decreto è ampliare la platea dei beneficiari, rendendo le Comunità Energetiche Rinnovabili uno strumento accessibile a più cittadini, enti locali e imprese. In questo modo, si punta ad aumentare l’efficienza energetica, ridurre i costi per le famiglie e promuovere un modello di produzione e consumo energetico più sostenibile.

«Crediamo fortemente nelle Comunità energetiche come strumento per fornire energia rinnovabile a prezzi accessibili», ha affermato Pichetto, sottolineando come questo provvedimento rafforzi i benefici ambientali, economici e sociali.

Accesso agli incentivi

Il decreto stabilisce che per poter accedere agli incentivi, gli impianti devono essere completati entro il 30 giugno 2026 e messi in esercizio entro 24 mesi dalla fine dei lavori, ma comunque non oltre il 31 dicembre 2027. Questo offre alle comunità e ai beneficiari una finestra temporale sufficiente per completare i progetti senza pressioni, mantenendo il supporto finanziario per la realizzazione delle infrastrutture rinnovabili.

Inoltre, l’anticipo del 30% consentirà ai beneficiari di ricevere una parte del contributo prima della conclusione dei lavori, facilitando la gestione dei costi di realizzazione.

Rimborsi

Per ottenere il saldo finale, i beneficiari dovranno presentare una richiesta di rimborso che comprenda tutta la documentazione comprovante il completamento dei lavori e l’entrata in esercizio dell’impianto. Il pagamento delle quote residue avverrà al completamento dei lavori, garantendo che il progetto sia stato realizzato secondo quanto stabilito.

Il decreto sarà ora inviato alla Corte dei Conti per le necessarie verifiche prima della pubblicazione ufficiale e della sua entrata in vigore.

Share this content: