DL Energia: verso la norma primaria su aree idonee e reti elettriche sature
Il DL Energia 2025, il nuovo provvedimento legislativo atteso per regolare diversi aspetti del sistema energetico nazionale, si avvicina alla sua definizione finale. A comunicarlo è stato il ministro dell’Ambiente e della Transizione Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto all’Energy Summit organizzato dal Gruppo Il Sole 24 Ore a Milano.
Il testo, secondo quanto riferito dal ministro, è già strutturato in una serie di articoli e sarà chiuso entro pochi giorni, con l’obiettivo di evitare sovrapposizioni con la manovra economica in arrivo.
Saturazione virtuale e data center: cosa prevede la bozza
Tra i temi centrali affrontati nella bozza del decreto rientrano la saturazione virtuale delle reti elettriche e le procedure per i data center. Si tratta di due aspetti cruciali per garantire l’efficienza e la sostenibilità del sistema energetico, soprattutto in un contesto di crescente domanda e di espansione delle fonti rinnovabili.
Il decreto introduce anche novità significative sul fronte del permitting per i data center, ponendo per la prima volta l’attenzione anche sui consumatori finali. Una svolta rispetto al passato, in cui il focus normativo era rivolto esclusivamente ai produttori di energia.
Aree idonee alle rinnovabili: verso una norma primaria
Uno degli elementi più delicati è legato alle cosiddette aree idonee per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili. Dopo la recente sentenza del TAR del Lazio, che ha annullato parti del decreto ministeriale per eccesso di delega e mancanza di chiarezza nei criteri, il Governo sta valutando un nuovo approccio normativo.
Il ministro Pichetto ha dichiarato che si sta lavorando per inserire le regole sulle aree idonee direttamente in una norma primaria, superando così le criticità giuridiche e assicurando un quadro omogeneo per tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è evitare che le Regioni agiscano in autonomia, generando frammentazione e incertezza.
Dal contenzioso alla riforma normativa
Il DM Aree Idonee, annullato dal TAR, era stato contestato sia sul piano giuridico che da diverse associazioni di settore. Il provvedimento aveva conferito alle Regioni una discrezionalità considerata eccessiva e non prevista dalla legge, senza fornire linee guida vincolanti per l’individuazione delle zone adatte all’installazione di impianti.
Questo ha generato una situazione di stallo e confusione normativa che il Governo ora punta a superare, inserendo criteri chiari e vincolanti direttamente nel DL Energia 2025. La norma primaria permetterebbe così di bypassare le criticità emerse, creando una base più solida per il futuro dello sviluppo rinnovabile.
Prossimi passi e tempi di approvazione
Secondo quanto affermato dal ministro, il decreto sarà chiuso entro pochi giorni e trasmesso al Consiglio dei Ministri per l’approvazione. Tuttavia, il testo potrebbe subire ulteriori modifiche fino all’ultimo momento, in particolare se dovessero essere aggiunti articoli relativi a settori specifici.
Il DL Energia 2025 si presenta come uno strumento centrale per la transizione energetica del Paese. Affronta temi complessi come la gestione delle reti, la regolamentazione delle infrastrutture digitali energivore e la pianificazione territoriale delle energie rinnovabili. La sua approvazione potrebbe segnare un punto di svolta per l’intero comparto.
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