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Emergenza caldo in Italia: oggi 20 città con bollino rosso. Allerta anche negli ospedali

Bollino rosso allerta ospedali

Emergenza caldo in Italia: oggi 20 città con bollino rosso. Allerta anche negli ospedali

Il caldo estremo continua a mettere sotto stress l’Italia. Il bollettino del Ministero della Salute aggiornato al 4 luglio 2025 segnala 20 città con bollino rosso, il livello massimo di allerta per le ondate di calore.

Le città interessate sono:
Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo.

Il bollino rosso indica condizioni climatiche a rischio per tutta la popolazione, non solo per i soggetti fragili. Secondo fonti sanitarie, gli accessi ai pronto soccorso delle grandi città sono aumentati anche del 20% rispetto alla media stagionale, con un picco di casi legati a disidratazione, colpi di calore e scompensi cardiovascolari.



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“Il fenomeno sta diventando strutturale – commenta un dirigente sanitario romano – e richiede un cambio di paradigma nella prevenzione dei rischi climatici, soprattutto nelle aree urbane densamente popolate”.

Ministero: “Rischio reale per la salute, seguire le raccomandazioni”

Il Ministero della Salute invita la popolazione a non esporsi tra le 11:00 e le 18:00, a bere con regolarità, evitare sforzi fisici e mantenere freschi gli ambienti interni con ventilazione o climatizzazione. Particolare attenzione va riservata ad anziani, bambini, pazienti cronici e persone socialmente isolate.

Anche l’Europa brucia: record di decessi in Spagna

Il caldo torrido non è un problema solo italiano. Come riportato dal Corriere della Sera, in Spagna si contano già 102 decessi attribuibili al caldo solo dalla scorsa settimana. Gli esperti parlano di un pericoloso “effetto cocktail”: aumento dell’umidità, isole di calore urbano e scarsa ventilazione naturale.

Le città più colpite sono Madrid, Siviglia e Cordoba, dove le temperature hanno superato per giorni i 44°C. L’Organizzazione Mondiale della Sanità parla di un “emergente rischio climatico sanitario” legato alla non percezione del pericolo da parte della popolazione.

Wimbledon sotto allerta: i campioni si fermano per il caldo

Il caldo è protagonista anche a latitudini insospettabili: durante il torneo di Wimbledon 2025, il leggendario ex campione Mats Wilander ha lanciato un allarme in diretta sulla BBC:

“Stiamo assistendo a un cambiamento epocale. È ora di chiedersi se si può ancora giocare a questi livelli sotto il sole cocente”.

I campi in erba del torneo inglese sono diventati vere e proprie lastre bollenti, con temperature percepite superiori ai 35°C. Alcuni match sono stati interrotti per malori e la direzione ha attivato un protocollo straordinario per la salute degli atleti.

Il clima si radicalizza, la salute pubblica va ripensata

L’emergenza caldo si sta trasformando in una crisi sanitaria multilivello, che coinvolge cittadini, istituzioni e territori. Gli eventi estremi legati ai cambiamenti climatici non sono più eccezioni, ma fenomeni ripetitivi e prevedibili.

Nel frattempo, resta fondamentale monitorare la situazione giornaliera, informarsi da fonti ufficiali e seguire le buone pratiche suggerite dalle autorità sanitarie.

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