La sfida Italia 2035 per il mix energetico
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha aperto la tavola rotonda “Energia, ambiente e infrastrutture” all’evento “Italia 2035, strategie per un futuro di crescita e stabilità” promosso da Forbes. Il Ministro ha delineato una visione ambiziosa per il futuro energetico italiano, incentrata sulla sostenibilità ambientale, la sicurezza energetica e l’innovazione tecnologica.
La sfida della sostenibilità tra rinnovabili, nucleare e sicurezza energetica
L’obiettivo primario, come spiegato dal Ministro, è quello di “ribaltare l’attuale proporzione tra fossile e rinnovabili portando le energie green a due terzi e riducendo il fossile a un terzo” entro il 2035. Questo “cambiamento di pelle produttivo, economico, sociale” sarà guidato dal Piano nazionale integrato ‘Energia e clima’.
Pichetto Fratin ha sottolineato la duplice esigenza di garantire la sicurezza energetica attraverso “nuove rotte per il gas che diano certezze a cittadini e imprese”, e di cogliere le “nuove opportunità energetiche” per mantenere la competitività dell’Italia in un mercato in continua evoluzione.
Il Ruolo del Nucleare Sostenibile e delle Fonti Rinnovabili Tradizionali
Una delle “opportunità” chiave per il futuro energetico italiano è il nucleare sostenibile. Il Ministro ha evidenziato come questa fonte “disponibile” possa “accompagnare la crescita delle rinnovabili controbilanciando la discontinuità dell’eolico e del solare”, e ha ribadito l’impegno del governo in tal senso con l’approvazione della legge delega. Parallelamente, il governo intende valorizzare fonti già consolidate come l’idroelettrico e la geotermia.
La visione di Pichetto Fratin per l’Italia del futuro la vede sempre più leader nell’economia circolare, con un focus sulla limitazione della produzione di rifiuti. Il Ministro ha concluso che “solo una sostenibilità che sia economica, sociale e ambientale potrà avviare il Paese alla neutralità climatica attesa per la metà del secolo.”
Efficienza Amministrativa e Valorizzazione del “Genius Loci”
Intervenuto alla tavola roonda, Massimiliano Atelli, presidente della Commissione ministeriale Pnrr del Mase, ha evidenziato la necessità di “costruire assetti amministrativi in grado di garantire efficienza e tempestività nelle decisioni, assicurando un equilibrio tra livello statale e livello regionale.” Atelli ha criticato la sovrapposizione di funzioni tra gli uffici e l’amministrazione regionale, chiedendo di introdurre a livello locale quella “netta separazione di funzioni che già esiste a livello statale.”
Infine, Atelli ha sottolineato come le norme comunitarie siano un punto di partenza, ma spetti all’Italia sviluppare filiere produttive nei territori con elevate potenzialità, valorizzando il capitale umano e culturale. Il “nostro ‘genius loci’ rappresenta una risorsa straordinaria, capace di generare valore aggiunto e di favorire risposte efficaci alle sfide dello sviluppo,” ha concluso.
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