L’agenzia USA per l’ambiente riscrive il clima: spariscono i fossili dalle cause del riscaldamento globale
L’EPA, l’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente, ha recentemente modificato la sezione del proprio sito dedicata alle cause del cambiamento climatico, eliminando ogni menzione dei combustibili fossili, della CO₂ prodotta dall’uomo e delle emissioni antropiche come motore del riscaldamento globale.
Al loro posto, la pagina ora cita solo cause naturali: variazioni dell’orbita terrestre, attività solare, eruzioni vulcaniche, cambiamenti nella riflettività del pianeta, senza alcun riferimento al ruolo dell’industria energetica o delle attività umane.
In alcuni casi, i link a pagine che descrivevano gli impatti del cambiamento climatico, come effetti su salute, agricoltura o eventi estremi, sono stati rimossi o portano a errori.
Reazioni e critiche scientifiche
Scienziati e ex-funzionari dell’EPA definiscono la scelta “fuorviante” e “pericolosa”. Un climatologo ha dichiarato che ignorare le emissioni da combustibili fossili è “come fingere che le sigarette non causino il cancro ai polmoni”, mentre Jane Lubchenco, ex direttrice della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) sotto Obama e oceanografa della Oregon State University, ha attaccato duramente l’amministrazione Trump: “È scandaloso che il nostro governo nasconda informazioni e menta. Le persone hanno il diritto di conoscere la verità su ciò che riguarda la loro salute e sicurezza, e il governo ha la responsabilità di dirla”.
Molti evidenziano che si tratta non di una revisione basata su nuove evidenze, ma di un chiarissimo tentativo di riscrivere la percezione pubblica del cambiamento climatico, cancellando il consenso scientifico consolidato.
Negazionismo climatico dell’amministrazione Trump
Questa mossa si inserisce in un quadro più ampio di deregolamentazione ambientale promosso dall’amministrazione Trump: già nei mesi recenti l’EPA aveva avanzato proposte per cancellare la normativa che classifica i gas serra come pericolo per la salute, minando la base giuridica per regolamentare le emissioni.
L’obiettivo dichiarato è rilanciare la produzione di carbone, petrolio e gas naturale e ridurre “oneri regolatori”, sacrificando però l’impegno contro il cambiamento climatico e la tutela della salute pubblica.
Implicazioni globali e messaggio alla comunità internazionale
La decisione di cancellare ogni riferimento al ruolo umano nel riscaldamento globale rappresenta un segnale politico che può avere effetti a livello globale. Negare il contributo dei combustibili fossili mina la fiducia nelle istituzioni e ostacola l’adozione di misure efficaci contro le emissioni.
In un momento storico in cui molte nazioni cercano di rafforzare politiche climatiche e cooperative internazionali, questa inversione di rotta negli Stati Uniti — tra i maggiori storici emettitori — rischia di rallentare l’azione globale sul clima.
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