Scienziati EPA americani contro i tagli alle politiche ambientali: salute a rischio
L’Environmental Protection Agency (EPA) degli Stati Uniti, l’ente federale incaricato di proteggere la salute umana e l’ambiente, si trova al centro di una tempesta. Recenti azioni dell’amministrazione e un crescente dissenso interno tra i suoi scienziati e dipendenti di carriera stanno sollevando serie preoccupazioni riguardo alla capacità dell’agenzia di adempiere alla sua missione fondamentale. Le decisioni politiche che riducono i finanziamenti, annullano le normative e ignorano il consenso scientifico hanno dirette e gravi implicazioni per la salute pubblica e la giustizia ambientale.
Il dissenso senza precedenti dei dipendenti EPA
Il 3 luglio 2025, l’EPA ha messo in congedo amministrativo 139 dipendenti che avevano firmato una “dichiarazione di dissenso” contro le politiche dell’amministrazione. Questa mossa, rara e significativa, ha evidenziato una profonda spaccatura all’interno dell’agenzia. I dipendenti hanno accusato l’EPA di “minare illegalmente” la sua missione, citando la riduzione dei finanziamenti e del supporto federale per la scienza del clima, dell’ambiente e della salute.
La lettera di dissenso, resa pubblica il 30 giugno 2025, esprimeva la preoccupazione che l’agenzia non stesse più adempiendo al suo scopo. L’EPA ha risposto con una “politica di tolleranza zero per i burocrati di carriera che minano, sabotano e ostacolano illegalmente” l’agenda dell’amministrazione. Sebbene ai dipendenti sia stato assicurato che non si trattava di un’azione disciplinare, la misura ha generato timore, con oltre 100 dipendenti che hanno firmato la dichiarazione in forma anonima per paura di ritorsioni.
Questa situazione contrasta nettamente con un evento simile accaduto al National Institutes of Health (NIH) a giugno, dove quasi 100 dipendenti hanno criticato le politiche dell’amministrazione senza subire ritorsioni o congedi amministrativi.
Le politiche dell’amministratore Lee Zeldin e le loro conseguenze
Sotto la guida dell’Amministratore Lee Zeldin, l’EPA ha intrapreso una serie di azioni che hanno suscitato forti critiche e preoccupazioni per la salute pubblica:
- Tagli ai finanziamenti per le comunità minoritarie: Sono stati ridotti i fondi destinati ai miglioramenti ambientali in queste aree, aggravando le disparità di giustizia ambientale.
- Annullamento delle normative sull’inquinamento atmosferico: L’agenzia ha promesso di annullare le normative federali volte a ridurre l’inquinamento atmosferico nei parchi nazionali e nelle riserve tribali.
- Tentativo di annullare il divieto sull’amianto: Si cerca di revocare un divieto su un tipo specifico di amianto, una sostanza cancerogena nota.
- Abrogazione delle norme sulle emissioni di gas serra: È stata proposta l’abrogazione delle regole che limitano le emissioni di gas serra dagli impianti a carbone e a gas naturale, contribuendo al riscaldamento globale.
- Riorganizzazione dell’ufficio di ricerca e sviluppo: Zeldin ha avviato una riorganizzazione dell’ufficio di ricerca e sviluppo dell’EPA con l’obiettivo di tagliare il suo budget e ridurre gli studi sui cambiamenti climatici e la giustizia ambientale.
- Ritardo nelle regole sull’inquinamento idrico: L’EPA sta ritardando le normative relative all’inquinamento idrico degli impianti a carbone, sollevando ulteriori preoccupazioni per la salute.
Queste azioni contraddicono direttamente le prove scientifiche sui rischi per la salute ambientale. Ad esempio, recenti studi hanno stabilito un forte legame tra l’inquinamento atmosferico particolato fine e l’aumento delle alterazioni genomiche nei tumori polmonari di individui che non hanno mai fumato, evidenziando l’inquinamento come un potente cancerogeno.
Le conseguenze per la salute pubblica: “le persone moriranno”
Le implicazioni di queste politiche sono state espresse in termini inequivocabili. Carol Greider, vincitrice del Premio Nobel, ha dichiarato esplicitamente che “le persone moriranno” senza gli scienziati dell’EPA, sottolineando come le decisioni politiche abbiano dirette conseguenze sulla salute pubblica.
La politicizzazione della scienza ambientale e lo smantellamento delle protezioni normative e delle infrastrutture di ricerca rappresentano una minaccia diretta alla salute pubblica. L’impatto sproporzionato sulle comunità minoritarie, che spesso vivono vicino a fonti di inquinamento, evidenzia ulteriormente le implicazioni di giustizia ambientale di queste decisioni politiche.
L’urgenza di un approccio basato sulla scienza
La situazione all’EPA sottolinea l’urgente necessità di un approccio alla governance ambientale che sia saldamente radicato nella scienza e nella protezione della salute pubblica. Ignorare il consenso scientifico e indebolire le agenzie di regolamentazione non solo mina la fiducia del pubblico, ma espone milioni di persone a rischi ambientali evitabili. Per garantire un futuro sano per tutti, è fondamentale che le politiche ambientali siano guidate da prove scientifiche e che le voci degli esperti siano ascoltate e rispettate.
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