Dal 1800 mai un’estate così calda. Ma ci stiamo abituando al clima estremo?
L’Italia è divisa tra improvvisi rovesci e la rimonta dell’anticiclone. Un periodo meteorologico altalenante che non è solo tipico delle settimane di fine estate, ma che nasconde una tendenza climatica sempre più evidente, confermata dai dati recenti: l’Estate 2025 si piazza al quarto posto tra le più calde dal 1800.
Le previsioni per il fine settimana
Secondo il meteorologo Mattia Gussoni de iLMeteo.it, il weekend si preannuncia ancora molto dinamico. Venerdì 12 settembre sono attesi temporali, in particolare al Nord Est, mentre il resto del Paese godrà di ampi spazi soleggiati. La situazione si ripeterà sabato 13: un fronte instabile, parte di un vasto ciclone europeo, provocherà forti rovesci temporaleschi sulle regioni settentrionali e sull’alta Toscana tra il pomeriggio e la sera. Domenica 14, invece, l’alta pressione si rafforzerà in modo più deciso sul Mediterraneo, regalando una splendida giornata di fine estate su tutta l’Italia, con temperature massime che raggiungeranno i 28-30°C al Centro Sud e sulle Isole Maggiori.
La “rana bollita” e il pericolo della nuova normalità
Il caldo fuori stagione che sta caratterizzando questo periodo ci ricorda un fatto ormai scientificamente provato: le stagioni stanno cambiando a causa del cambiamento climatico. Anni fa, metà settembre significava felpe e jeans. Oggi, sembra ancora fine agosto. A confermare questa percezione sono i dati del Cnr-Isac: l’Estate 2025 si classifica come la quarta più calda di sempre (+1,51 °C rispetto alla media), dopo quelle del 2003, 2022 e 2024. Il fatto che quattro delle cinque estati più calde in 225 anni di storia appartengano a un passato recentissimo è un segnale inequivocabile.
Questo ci espone a un rischio sottile, illustrato dalla famosa metafora della “rana bollita”. Come la rana che si abitua al lento ma inesorabile aumento della temperatura dell’acqua, l’umanità rischia di abituarsi a estati sempre più calde, abbassando la guardia. Ma l’abitudine non elimina il pericolo: temperature più alte significano più energia in circolo e maggiore umidità nell’aria, elementi che si scaricano in modo violento, con grandinate improvvise, nubifragi e temporali estremi.
Prossima settimana e conclusioni
Le previsioni per la prossima settimana confermano il rinforzo dell’anticiclone con tempo stabile e un ulteriore rialzo delle temperature almeno fino al 20-22 settembre. Solo con l’Equinozio d’Autunno è atteso un possibile cambio di scenario con un ritorno delle precipitazioni e un calo termico.
In sintesi, l’invito è a godersi queste belle giornate di fine estate, ma con la consapevolezza che questo caldo anomalo è un chiaro segno del cambiamento climatico in atto, che sta profondamente modificando il volto delle stagioni, specialmente nel bacino del Mediterraneo.
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