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Etna in eruzione: fontane di lava fino a 400 metri, scatta l’allerta gialla

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Etna in eruzione: fontane di lava fino a 400 metri, scatta l’allerta gialla

Attività esplosiva intensa dal Cratere di Nord-Est. INGV e Protezione Civile rafforzano il monitoraggio ambientale e vulcanologico

L’Etna è tornato a farsi sentire con una spettacolare e intensa attività eruttiva, registrata sabato 27 dicembre, che ha portato il Dipartimento della Protezione Civile ad innalzare il livello di allerta dal verde al giallo. Dal Cratere di Nord-Est si sono levate fontane di lava alte fino a 300–400 metri, accompagnate da forti esplosioni e da una colonna eruttiva carica di materiale piroclastico visibile a chilometri di distanza.

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Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Etneo di Catania, l’episodio più energetico si è verificato intorno alle 15:15, quando l’attività è aumentata in modo repentino. Dopo circa mezz’ora, la fase di fontanamento si è trasformata in una sequenza di violente esplosioni stromboliane, con bolle di lava e una colonna eruttiva particolarmente densa.

Monitoraggio ambientale intensificato

Il passaggio all’allerta gialla è stato deciso nel corso di una riunione tecnica tra Protezione Civile regionale e Centri di Competenza, a seguito di un incremento significativo del tremore vulcanico e di un’attività esplosiva continua. L’INGV segnala che l’attività è in intensificazione già dal 24 dicembre, con valori del tremore su livelli medio-alti e stazionari.

Dal punto di vista ambientale, l’eruzione è attentamente osservata per i potenziali effetti sulla qualità dell’aria, legati alle emissioni di gas vulcanici e particolato. Al momento non si registrano ricadute di cenere in aree abitate, ma il monitoraggio resta costante.

Colata lavica verso la Valle del Bove

Gli esperti dell’INGV hanno inoltre rilevato l’apertura di una bocca eruttiva sull’alto fianco orientale del cratere Voragine, dalla quale si è originata una colata lavica diretta verso l’alta Valle del Bove, una zona disabitata e già interessata in passato da eventi simili.

La colonna eruttiva, composta prevalentemente da vapore e gas, si dirige verso ovest-sud-ovest. Nonostante l’emissione di un avviso VONA rosso per l’aviazione, l’aeroporto di Catania-Fontanarossa resta operativo.

Un vulcano sotto osservazione

L’Etna, il vulcano attivo più grande d’Europa, continua a rappresentare un laboratorio naturale unico per lo studio dei fenomeni vulcanici e dei loro effetti sull’ambiente e sulla salute. Le autorità invitano a seguire esclusivamente gli aggiornamenti ufficiali e a rispettare eventuali indicazioni della Protezione Civile.

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