Euro 7, svolta UE contro l’inquinamento: sotto controllo anche emissioni di freni e pneumatici
L’Unione Europea compie un passo decisivo nella lotta all’inquinamento atmosferico con l’introduzione della normativa Euro 7, destinata a rivoluzionare il modo in cui vengono misurate e limitate le emissioni dei veicoli. Per la prima volta, infatti, l’attenzione non sarà rivolta solo ai gas di scarico, ma anche alle emissioni generate da freni e pneumatici, una fonte finora poco regolamentata ma altamente impattante sulla qualità dell’aria.
La nuova normativa entrerà in vigore a partire dal 29 novembre 2026 per auto e furgoni, segnando una svolta storica per la mobilità europea.

Euro 7: non solo scarichi, sotto osservazione anche freni e gomme
Finora gli standard europei sulle emissioni (Euro 5 ed Euro 6) si sono concentrati quasi esclusivamente sugli inquinanti prodotti dal motore. Con Euro 7, invece, l’UE amplia il perimetro normativo includendo:
- Particolato da usura dei freni
- Microplastiche e polveri sottili rilasciate dai pneumatici
Si tratta di emissioni cosiddette non-exhaust, responsabili di una quota crescente di PM10 e PM2.5, soprattutto nei centri urbani, dove il traffico è intenso anche in presenza di veicoli elettrici.
Coinvolti anche i veicoli elettrici e ibridi
Uno degli aspetti più rilevanti della normativa Euro 7 è che coinvolge anche le auto elettriche, spesso considerate a “emissioni zero”.
Se è vero che questi veicoli non producono gas di scarico, è altrettanto vero che:
- il peso maggiore delle batterie aumenta l’usura degli pneumatici;
- l’attrito su strada genera particolato indipendentemente dal tipo di motorizzazione.
La frenata rigenerativa riduce l’uso dei freni tradizionali, ma non elimina del tutto le emissioni da attrito. Per questo, Euro 7 introduce limiti validi per tutte le tipologie di veicoli.
Veicoli più puliti più a lungo: nuovi requisiti di durata
Un’altra novità chiave riguarda la durata delle prestazioni ambientali.
Con Euro 7, i veicoli dovranno rispettare i limiti di emissione per almeno:
- 10 anni o 200.000 chilometri (per auto e furgoni)
Un raddoppio rispetto agli standard precedenti, pensato per garantire che le prestazioni ambientali non peggiorino rapidamente con l’usura e il tempo.
Arriva il monitoraggio continuo delle emissioni
La normativa introduce anche l’On-Board Monitoring (OBM), un sistema di controllo a bordo che:
- misura costantemente le emissioni reali;
- segnala eventuali superamenti dei limiti;
- migliora la trasparenza e l’affidabilità dei dati.
Questo approccio consente un monitoraggio più realistico rispetto ai soli test di laboratorio, avvicinando i controlli alle condizioni di guida quotidiane.
Perché Euro 7 è una svolta per salute e ambiente
Con l’Euro 7 l’Unione Europea punta a ridurre drasticamente l’inquinamento urbano, agendo su fonti spesso invisibili ma altamente nocive. Il particolato prodotto da freni e pneumatici è infatti associato a:
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