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Von der Leyen: un’Europa più forte passa da rinnovabili, industria e commercio globale

ursula von der Leyen

Von der Leyen: un’Europa più forte passa da rinnovabili, industria e commercio globale

Questa mattina durante un incontro con le principali associazioni imprenditoriali e industriali tedesche a Berlino, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha lanciato un messaggio chiaro: per rendere l’Unione europea più competitiva servono sinergie tra istituzioni e imprese. Ha invitato le aziende a portare il loro peso e la loro influenza nei processi decisionali europei, sottolineando che non è il tempo dei veti, ma della cooperazione.

Energia prodotta in Europa per l’autonomia strategica

Uno dei pilastri della strategia europea è la produzione interna di energia. Von der Leyen ha ribadito l’importanza delle fonti rinnovabili e del nucleare come strumenti per garantire indipendenza energetica e prezzi accessibili. Oggi il 72 per cento dell’elettricità nell’Ue proviene da fonti a basse emissioni, con la Germania che si attesta al 63 per cento.

Grazie a questa trasformazione, l’Europa ha già risparmiato oltre 60 miliardi di euro in importazioni di combustibili fossili. Tuttavia, la presidente ha precisato che produrre energia non basta: è necessario investire in infrastrutture per distribuirla in modo efficiente ai cittadini e alle imprese.

Infrastrutture e reti al centro degli investimenti europei

Von der Leyen ha annunciato che il Parlamento europeo ha approvato una proposta della Commissione per permettere l’utilizzo del Fondo di coesione nello sviluppo delle infrastrutture energetiche. Reti, interconnettori e connessioni transfrontaliere saranno potenziati attraverso investimenti mirati e una semplificazione delle procedure di autorizzazione.

Queste misure, secondo la presidente, sono essenziali per rendere l’energia accessibile e sostenere l’industria europea in un contesto economico globale in continua evoluzione.

Economia circolare e innovazione

Un altro punto chiave del discorso riguarda l’economia circolare, vista come leva per ridurre la dipendenza strategica e rendere le imprese europee più resilienti. Von der Leyen ha sottolineato l’efficienza produttiva dell’industria europea, che genera il 33 per cento in più rispetto agli Stati Uniti e il 400 per cento in più rispetto alla Cina per ogni chilogrammo di materia prima utilizzata.

La decarbonizzazione e l’innovazione nelle tecnologie pulite sono settori nei quali l’Europa ha già assunto un ruolo pionieristico, ma la competizione globale è aperta e serve continuare a investire e proteggere il tessuto industriale europeo.

Espansione dei mercati e delle partnership commerciali

Von der Leyen ha anche affrontato il tema del commercio internazionale. Dopo l’accordo con gli Stati Uniti che ha ridotto la tensione sui dazi, l’Ue continua a lavorare per diversificare i mercati di esportazione. Oggi, l’80 per cento del commercio europeo avviene al di fuori degli Usa.

Negli ultimi mesi sono stati firmati accordi con Mercosur, Messico e Svizzera, e sono in corso negoziati con India, Sudafrica, Malesia ed Emirati Arabi Uniti. In parallelo, l’Ue sta costruendo una rete globale di approvvigionamento per le materie prime strategiche, come il nichel in Canada e la grafite in Kazakistan, fondamentali per lo sviluppo dell’industria delle batterie.

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