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UE, accordo per la tutela delle acque: nuove regole contro l’inquinamento

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UE, accordo per la tutela delle acque: nuove regole contro l’inquinamento

Martedì scorso il Parlamento e il Consiglio dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo provvisorio per rafforzare le norme sulla qualità delle acque, sia sotterranee che superficiali. L’intesa rappresenta un’evoluzione importante nella protezione delle risorse idriche, con l’obiettivo di contrastare inquinamento, siccità e cambiamenti climatici, in linea con il Green Deal europeo.

Più sostanze sotto controllo

Il compromesso raggiunto amplia l’elenco delle sostanze soggette a limiti normativi. Per quanto riguarda le falde acquifere, entrano in vigore restrizioni su Pfas, sostanze farmaceutiche, composti industriali e residui di pesticidi. Anche le acque superficiali saranno più protette: fiumi e laghi verranno monitorati per la presenza di Pfas, compreso l’acido trifluoroacetico, farmaci comuni come ibuprofene e diclofenac, bisfenolo A e glifosato.

Microplastiche e resistenza antimicrobica

Tra le novità dell’accordo vi è anche l’inclusione di microplastiche e indicatori di resistenza antimicrobica in una “watch list” europea. Questi inquinanti verranno sottoposti a monitoraggio non appena saranno disponibili metodi affidabili e sostenibili per analizzarli, segnando un importante passo avanti nella tutela della salute pubblica e ambientale.

Monitoraggio più efficiente e condiviso

Per ridurre i costi a carico degli Stati membri, la Commissione europea valuterà la creazione di una struttura comune di monitoraggio. La proposta legislativa in merito è attesa entro 18 mesi dall’entrata in vigore delle nuove regole. Inoltre, dopo tre anni sarà considerata l’introduzione della responsabilità estesa del produttore, che potrebbe obbligare i produttori di sostanze inquinanti a contribuire economicamente ai programmi di controllo ambientale.

Più diritti per cittadini e associazioni

Il Parlamento ha ottenuto l’introduzione di un principio fondamentale: gli Stati membri dovranno garantire ai cittadini e alle ONG la possibilità di ricorrere in sede amministrativa e giudiziaria in caso di violazioni ambientali. Questo diritto, ispirato alla Convenzione di Aarhus, rafforza la trasparenza e la partecipazione democratica nella difesa dell’ambiente.

Green Deal europeo

L’accordo raggiunto chiude la seconda lettura anticipata del pacchetto normativo. Ora si attende l’adozione formale da parte del Consiglio e l’approvazione finale del Parlamento. Le nuove norme aggiornano la direttiva quadro sulle acque e quelle specifiche su acque sotterranee e qualità ambientale, con l’obiettivo di azzerare l’inquinamento entro i termini fissati dal Green Deal.

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