Loading Now

In Italia nel 2025 già 110 eventi climatici estremi

Legambiente protesta clima

In Italia nel 2025 già 110 eventi climatici estremi

Il 2025 si sta rivelando un anno complicato per il clima in Italia. Secondo i dati dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, nei primi cinque mesi dell’anno sono stati registrati ben 110 eventi estremi, un aumento del 31% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un segnale inequivocabile: la crisi climatica non è più una minaccia lontana, ma una realtà concreta che si manifesta con sempre maggiore intensità. Piogge torrenziali, venti distruttivi ed esondazioni stanno diventando parte della nostra quotidianità, causando danni, insicurezza e costi sociali crescenti.

Eppure, nonostante l’evidenza dei fatti, le politiche di mitigazione e adattamento continuano a muoversi con lentezza, incapaci di rispondere con la necessaria urgenza alla portata della sfida climatica.

Da Paestum un messaggio forte

Di fronte a questa situazione, sono soprattutto i giovani a farsi sentire. A Paestum, in occasione dello Youth Climate Meeting 2025, oltre 300 attivisti e attiviste di Legambiente hanno dato vita a una catena umana sulla spiaggia dell’Oasi Dunale per lanciare un appello chiaro: “Per contrastare la crisi climatica, ridurre le bollette e creare posti di lavoro green, serve una risposta immediata e concreta. Stop fossili, start rinnovabili”.

Un gesto simbolico ma potente, che racchiude tutta la frustrazione e l’urgenza percepita da una generazione che teme di vedere compromesso il proprio futuro. La mobilitazione si inserisce in un quadro più ampio di richieste per accelerare la transizione ecologica e mettere fine alla dipendenza dalle fonti fossili, ancora incredibilmente promosse e finanziate, nonostante gli impegni presi a livello europeo.

Un laboratorio di idee per il futuro

Lo Youth Climate Meeting, giunto alla sua settima edizione, si è svolto dal 22 al 25 maggio e ha rappresentato un momento di confronto e crescita collettiva. Più di 350 giovani, insieme a decine di associazioni italiane ed europee, si sono confrontati su temi centrali come la crisi climatica, le migrazioni ambientali, l’ecoansia, l’ecotransfemminismo, la transizione alimentare e il legame tra conflitti internazionali e crisi ambientale.

Un vero e proprio laboratorio di cittadinanza attiva, sostenuto anche dal progetto europeo EYA – European Youth in Action, dove si è respirata la voglia di costruire un futuro diverso, più equo, sostenibile e condiviso.

Transizione ecologica

Il dibattito sulla transizione energetica è spesso intrappolato in resistenze locali, lungaggini burocratiche e visioni miopi. Ma per centrare l’obiettivo europeo della neutralità climatica entro il 2050 – con tappe fondamentali già nel 2030 – è fondamentale agire adesso. Potenziare le rinnovabili, investire in accumuli e reti intelligenti, semplificare le autorizzazioni, incentivare l’innovazione: tutto questo non è più una scelta, ma una necessità.

Come ha sottolineato Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, la transizione verde non è solo una risposta all’emergenza climatica, ma anche una leva per lo sviluppo economico e sociale. Significa creare nuovi posti di lavoro nei settori sostenibili, alleggerire le bollette di famiglie e imprese, ridurre la dipendenza energetica dall’estero e contribuire alla stabilità geopolitica.

Le prossime mobilitazioni

Dall’incontro di Paestum sono emerse anche le prossime date chiave per l’attivismo ambientale in Italia. Il 14 giugno 2025 si terrà la mobilitazione nazionale “Stop Fossili, Start Rinnovabili”, una protesta diffusa nei territori dove si stanno realizzando nuove infrastrutture legate al gas e al petrolio, che molti definiscono ormai anacronistiche.

Il 15 novembre, invece, Roma ospiterà il “Climate Pride”, una grande manifestazione organizzata in parallelo alla COP30 in Brasile, per ribadire che la giustizia climatica è anche una questione di diritti, dignità e inclusione. Due appuntamenti cruciali per mantenere alta l’attenzione pubblica e fare pressione sulla politica affinché il cambiamento non resti solo sulla carta.

Share this content: