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Federazione Filiera Legno: semplificare regolamento anti-deforestazione EUDR e tutelare PMI

Federazione Filiera Legno

Federazione Filiera Legno: semplificare regolamento anti-deforestazione EUDR e tutelare PMI

La Federazione Filiera Legno, insieme ai partner europei, lancia un appello per una semplificazione del Regolamento Europeo Anti-deforestazione (EUDR). Oltre il 70% delle imprese associate segnala un aumento significativo del tempo dedicato alla burocrazia negli ultimi tre anni, e il rischio che l’EUDR penalizzi la gestione sostenibile del paesaggio forestale è concreto, soprattutto per le PMI del settore.

L’incontro del Comitato Misto Italo-Austriaco di settembre ha evidenziato come una riduzione dell’1% nella raccolta di legname in Europa possa tradursi in una perdita di 10,3 miliardi di euro per l’intero comparto legno. La Federazione Filiera Legno, insieme alle associazioni austriache, tedesche e francesi, ha quindi chiesto una revisione del Regolamento con rinvio dell’applicazione e dialogo per soluzioni condivise.

L’EUDR, nato con l’obiettivo di proteggere le foreste europee dalla deforestazione, rischia oggi di imporre oneri burocratici eccessivi, minando l’attività delle piccole e medie imprese boschive e mettendo a repentaglio la tutela del territorio, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la vitalità delle aree montane italiane.

Federazione Filiera Legno e Conaibo hanno di recente rafforzato la loro collaborazione per rappresentare congiuntamente il settore, puntando su innovazione, formazione e digitalizzazione per superare le criticità normative.

Nonostante un contesto internazionale complesso, il settore del legno continua a mostrare segni di resilienza con crescite nel comparto imballaggi e investimenti pubblici in aumento, alimentando la svolta verso una transizione ecologica sostenuta dal PNRR.

Angelo Luigi Marchetti, Presidente di Federazione Filiera Legno, ha dichiarato:
“L’Italia è un modello di gestione forestale sostenibile, ma l’EUDR così com’è rischia di penalizzare le imprese e il nostro paesaggio. Serve una revisione pragmatica che snellisca la burocrazia e sostenga innovazione e occupazione in particolare nelle aree interne e montane.”

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