Scintille Fedez-Ultima Generazione alla “Zanzara” tra jet privati e retorica climatica
Fermi tutti! Come direbbe proprio Giuseppe Cruciani, il conduttore (insieme a David Parenzoi) della seguitissima trasmissione radiofonica la Zanzara. Proprio durante il programma di Radio24 è andato in onda uno scontro durissimo sui jet privati. A farlo esplodere, ancora una volta, è stato Fedez. Durante la puntata, il rapper ha avuto un acceso confronto con Ester Goffi, attivista del movimento ambientalista Ultima Generazione.
La questione è semplice solo in apparenza: quanto incidono i jet privati sul cambiamento climatico? E chi può davvero permettersi di ignorare il loro impatto?
«I voli privati pesano meno del 2% sulle emissioni globali. La vostra è solo retorica climatica» ha dichiarato Fedez, accusando gli attivisti di agire per “moralismo” e “visibilità”.
L’attivista ha ribattuto denunciando l’impatto ambientale sproporzionato degli spostamenti dei super-ricchi rispetto al resto della popolazione. Il confronto si è trasformato rapidamente in scontro, con toni alti e accuse reciproche.
Ma davvero i jet privati “pesano poco”? Il problema è più ampio
Fedez ha fatto riferimento a un dato parzialmente corretto: l’intera aviazione civile contribuisce a circa il 2,5% delle emissioni globali di gas serra, secondo l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA). Ma questa percentuale nasconde diversi problemi:
- I voli privati rappresentano meno del 1% del traffico aereo, ma emettono fino a 14 volte più CO₂ per passeggero rispetto ai voli di linea.
- Secondo uno studio dell’ONG Transport & Environment, un jet privato può emettere fino a 2 tonnellate di CO₂ per ora di volo.
- Inoltre, solo l’1% della popolazione mondiale è responsabile di circa la metà delle emissioni globali legate all’aviazione.
In sintesi: il problema non è solo quanto incidono in percentuale, ma chi inquina di più e con quali alternative potrebbe farne a meno.
Giustizia climatica o propaganda? Due visioni a confronto
Per Fedez, attaccare i jet privati è una forma di “retorica climatica” che rischia di distogliere l’attenzione dalle vere emergenze. Per Ultima Generazione, invece, è proprio dai simboli del privilegio e della sproporzione ambientale che bisogna partire per cambiare rotta.
Dietro lo scontro mediatico c’è una questione più seria e profonda: chi deve rinunciare a cosa per salvare il pianeta? E quanto è giusto chiedere sacrifici a chi inquina molto meno?
La polarizzazione non aiuta, servono dati e regole
Al di là della bagarre radiofonica, il caso Fedez vs Ultima Generazione mostra quanto sia difficile, oggi, comunicare la complessità della crisi climatica senza scivolare in slogan contrapposti.
- Serve una regolamentazione più equa dell’aviazione privata, come già proposta da diversi governi europei (Francia in primis).
- Servono tasse sulle emissioni proporzionate, incentivi alla mobilità sostenibile e una comunicazione onesta: né catastrofista né minimizzatrice.
Non è una questione di percentuali, ma di responsabilità
Il dato del 2% può tranquillizzare, ma è fuorviante. I jet privati, per emissioni pro capite, restano tra i mezzi più inquinanti al mondo. E se il cambiamento climatico è una sfida collettiva, la distribuzione degli sforzi deve essere equa. Non è solo una questione tecnica: è una questione di giustizia.
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