Perché il Financial Times ha parlato della crisi idrica in Sicilia
Perdite record nelle reti, famiglie senza acqua e urgenza di investimenti
La crisi idrica in Sicilia ha superato i confini locali: negli ultimi giorni anche il Financial Times ha dedicato un approfondimento alla situazione, sottolineando la gravità e la portata internazionale del problema. In province come Agrigento, fino al 50% dell’acqua immessa negli acquedotti si perde a causa di tubature obsolete e reti inefficaci.
Le conseguenze per i cittadini sono pesanti: famiglie costrette a ricevere acqua tramite autobotti ogni 12-13 giorni o a installare serbatoi privati. Una situazione che compromette la qualità della vita e aumenta le disuguaglianze sociali, soprattutto per anziani e bambini.
Dati allarmanti
Secondo i dati di ARERA e ISTAT, la Sicilia è tra le regioni italiane con il tasso di dispersione idrica più alto del Paese. Il Financial Times evidenzia anche che, nonostante siano stati stanziati fondi per la modernizzazione degli acquedotti, servirebbero almeno 50 miliardi di euro per mettere realmente in sicurezza le reti e garantire un approvvigionamento stabile.
Emergenza sanitaria e sociale
La scarsità d’acqua prolungata comporta rischi sanitari, soprattutto durante le ondate di calore estive, e ripercussioni sull’agricoltura e sulle attività economiche locali. La crisi non è più solo “sicilianissima”: è un campanello d’allarme per tutto il Paese.
La sfida nazionale
L’Italia, in media, perde oltre il 42% dell’acqua nelle reti, tra le peggiori performance in Europa. Esperti e amministrazioni locali chiedono interventi urgenti: ammodernamento degli acquedotti, digitalizzazione delle reti e manutenzione costante. Senza queste misure strutturali, la crisi idrica resterà emergenza ricorrente.
L’appello
Cittadini, associazioni e istituzioni lanciano un messaggio chiaro: senza acqua non c’è futuro. È necessario che la crisi idrica diventi una priorità nazionale, con investimenti concreti, politiche efficaci e pianificazione strategica, per garantire sicurezza, sostenibilità e resilienza delle comunità.
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