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Cala il fotovoltaico residenziale in Italia: -30% di impianti rispetto al 2024

impianti fotovoltaici domestici

Cala il fotovoltaico residenziale in Italia: -30% di impianti rispetto al 2024

Nei primi nove mesi del 2025 sono stati connessi 161.962 nuovi impianti fotovoltaici per una potenza totale di 4.078 MW, in calo rispetto ai 227.633 impianti e 4.862 MW registrati nello stesso periodo del 2024. Nonostante questo rallentamento, la potenza cumulata degli impianti fotovoltaici italiani raggiunge 41.154 MW, con oltre 2 milioni di impianti connessi. Sono i dati elaborati da ITALIA SOLARE su base Gaudì (Terna).

La fascia residenziale registra il maggiore calo

La fascia residenziale (P < 20 kW) ha visto l’installazione di 151.483 impianti, per 974 MW di potenza. Rispetto al 2024, la diminuzione è significativa: -27% per la potenza e -30% per il numero di impianti, pur mantenendo la potenza media intorno ai 6,4 kW.

Stabilità nel settore commerciale, industriale e utility scale

Il segmento commerciale e industriale (20 kW ≤ P < 1 MW) resta stabile con 10.002 MW e 1.228 impianti connessi, con il contributo principale della fascia 200–1000 kW (674 MW).

Nel comparto utility scale (>1 MW) sono stati collegati 477 impianti per 1.875 MW, pari al 46% della potenza totale, confermando il trend costante dei grandi impianti autorizzati.

Le regioni leader

Le regioni con maggiore potenza connessa nei primi nove mesi del 2025 sono Lombardia (532 MW), Lazio (510 MW), Piemonte (365 MW), Veneto (363 MW) ed Emilia-Romagna (348 MW).

In termini di numero di impianti, la Lombardia guida con oltre 23.000 nuove connessioni, seguita da Veneto, Emilia-Romagna e Sicilia. Le cinque regioni rappresentano più del 50% della potenza totale connessa, evidenziando la concentrazione nelle aree industrializzate e ad alta densità abitativa.

Transizione energetica

Il fotovoltaico rimane centrale nella transizione energetica, integrandosi con accumuli, digitalizzazione e comunità energetiche. ITALIA SOLARE sottolinea la necessità di confermare la detrazione fiscale 50% per il residenziale anche nel 2026, sbloccare misure di sostegno agli accumuli, semplificare le regole per le comunità energetiche, rivedere il correttivo del TU Fer e accelerare l’approvazione delle aree idonee e delle aree di accelerazione previste dalla direttiva REDIII.

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