Meteo: freddo lampo a Capodanno, ma poi cambia tutto sull’Italia

Un breve afflusso di aria fredda interesserà l’Italia tra la fine dell’anno e l’inizio del nuovo, ma si tratterà di un episodio rapido. Subito dopo Capodanno, infatti, è atteso un peggioramento delle condizioni meteo con piogge e temperature in aumento, soprattutto sulle regioni tirreniche.

Aria fredda in arrivo tra il 30 e il 31 dicembre

Dopo settimane caratterizzate da temperature miti e condizioni generalmente stabili, un cambiamento del quadro meteorologico è previsto a ridosso di Capodanno. Secondo Federico Brescia, meteorologo de iLMeteo.it, tra il pomeriggio di martedì 30 e mercoledì 31 dicembre una colata di aria fredda di origine artico-continentale raggiungerà l’Italia.

Il calo termico sarà più marcato sul versante adriatico e al Centro-Sud, accompagnato da un temporaneo rinforzo dei venti di Tramontana e Grecale. Non sono tuttavia attesi eventi estremi o un’ondata di gelo di grande portata.

Poche precipitazioni, sole prevalente

Nonostante l’abbassamento delle temperature, le precipitazioni resteranno scarse. Il sole continuerà a prevalere su gran parte del Paese, con qualche pioggia limitata all’estremo Sud e alle aree interne di Abruzzo e Molise. In queste zone saranno possibili nevicate fino a quote collinari, ma di breve durata.

Dal 1° gennaio cambia lo scenario: nubi e piogge in arrivo

A partire da giovedì 1° gennaio, le correnti tenderanno a disporsi dai quadranti meridionali, favorendo un aumento della nuvolosità e il ritorno di locali rovesci, in particolare lungo la fascia tirrenica. Liguria di Levante, Toscana e Lazio risulteranno tra le aree più esposte.

Le temperature, dopo la notte e la mattina di Capodanno più fredde, torneranno gradualmente a salire.

Verso una fase di maltempo fino all’Epifania

Questo peggioramento potrebbe rappresentare l’inizio di una fase più perturbata e duratura, con piogge diffuse e venti sostenuti di Scirocco e Libeccio almeno fino all’Epifania. Ancora una volta, il freddo più intenso sembrerebbe deviare verso altre aree d’Europa, lasciando l’Italia ai margini delle irruzioni invernali più significative.