Loading Now

Confagricoltura: frutta italiana messa a dura prova dal cambiamento climatico

frutta italiana cambiamento climatico

Confagricoltura: frutta italiana messa a dura prova dal cambiamento climatico

La frutta italiana affronta sfide crescenti dovute al cambiamento climatico, con effetti negativi sulla produzione e la qualità. Confagricoltura lancia l’allarme sulle conseguenze del riscaldamento globale per coltivazioni e consumi.

Effetti del cambiamento climatico sulla frutta italiana: rese in calo e parassiti in aumento

Il riscaldamento globale sta riducendo le rese produttive delle colture frutticole italiane e favorisce la diffusione di insetti alieni e patogeni, aggravando i problemi fitopatologici. Secondo dati Istat elaborati da Confagricoltura, negli ultimi cinque anni molte superfici dedicate alla frutta sono diminuite drasticamente.

Dati e trend: calo delle superfici coltivate e produzione di pere, pesche, nettarine e albicocche

Le superfici investite in frutticoltura hanno subito contrazioni significative: -23% per le pere, -11% per le pesche, -8% per le nettarine e -7% per le albicocche. La produzione in Emilia-Romagna delle pere è passata da 10 milioni a 1,7 milioni di quintali.

Consumi di frutta italiana nel 2025: timida ripresa nonostante le difficoltà climatiche

Nonostante le criticità, i consumi di ortofrutta registrano segnali di ripresa. Nel primo trimestre 2025, il volume di acquisti è aumentato del 2%, mentre la spesa è cresciuta del 5%. In particolare, la frutta estiva cresce in quantità (+1%) e valore (+6%).

Crescita dei piccoli frutti e dell’uva da tavola seedless: nuovi trend di consumo

I piccoli frutti come mirtilli, lamponi e more sono in forte espansione (+52% nei primi tre mesi del 2025). L’uva da tavola seedless, prodotta soprattutto in Puglia e Sicilia, cresce tra i consumatori giovani e famiglie, contribuendo anche al rialzo delle uve tradizionali.

La campagna delle arance di Sicilia: risultati positivi nonostante la siccità

La campagna 2024-2025 dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP conferma i livelli produttivi precedenti, con oltre 26 milioni di chilogrammi commercializzati e 3,1 milioni di prodotto biologico, nonostante la persistente siccità nel Sud Italia.

Innovazione e manodopera: le sfide per il futuro della frutta italiana

Michele Ponso, presidente della Federazione nazionale Frutta di Confagricoltura, sottolinea l’urgenza di investire in tecniche genomiche e ricerca per colture resistenti al clima e ai parassiti. Tuttavia, la carenza di lavoratori qualificati rischia di rallentare i progressi, una criticità condivisa a livello europeo.

Collaborazioni europee per affrontare le sfide del settore frutticolo italiano

Le problematiche relative a manodopera e innovazione sono al centro del dialogo europeo, come dimostra l’incontro del gruppo di contatto pesche e nettarine tra Italia, Spagna, Francia e Portogallo.

Share this content: