Cambiamento climatico e inquinamento sono le principali preoccupazioni degli italiani
La dodicesima edizione del Future Risk Report, redatta da AXA in collaborazione con Ipsos, evidenzia un aumento senza precedenti della percezione di rischio tra cittadini ed esperti a livello globale. Il 93% della popolazione mondiale avverte un numero crescente di crisi con effetti diretti sulla vita quotidiana, tre punti percentuali in più rispetto al 2024.
Il report, presentato nel 2025, mette in luce un sentimento diffuso di frammentazione sociale e mancanza di fiducia nella capacità di risposta dei singoli governi, a fronte di sfide sempre più interconnesse come cambiamento climatico, sicurezza informatica e instabilità geopolitica.
I rischi emergenti del 2025
Come ogni anno, il rapporto presenta una classifica dei principali rischi emergenti secondo gli esperti intervistati. I dieci rischi percepiti come più impattanti nel 2025 sono:
1. Cambiamento climatico
2. Instabilità geopolitica
3. Sicurezza informatica
4. Intelligenza artificiale e big data
5. Tensioni sociali
6. Risorse naturali e biodiversità
7. Macroeconomia
8. Rischi energetici
9. Stabilità finanziaria
10. Rischi demografici
In Italia, il cambiamento climatico si conferma il rischio prioritario secondo gli esperti, mentre i cittadini continuano a indicare l’inquinamento come seconda preoccupazione, in controtendenza rispetto alla media europea.
Il ruolo del settore assicurativo
Il Future Risk Report evidenzia un crescente riconoscimento del ruolo strategico del settore assicurativo nella gestione dei rischi emergenti. L’89% degli esperti e il 72% della popolazione generale considera l’industria assicurativa un attore chiave nel mitigare l’impatto delle crisi future.
La fiducia nei confronti delle compagnie assicurative è in crescita: rispetto al 2021, si registra un aumento di 3 punti percentuali. Inoltre, l’86% degli esperti e l’84% dei cittadini ritiene che una maggiore prevenzione possa evitare gli scenari di rischio più gravi.
Frammentazione sociale e disuguaglianze in crescita
Il 59% degli intervistati a livello globale ritiene che il proprio Paese sia afflitto da frammentazioni o profonde fratture sociali. In Italia, questa percezione è ancora più accentuata: il 53% dei cittadini denuncia una crescente divisione sociale, ben al di sopra della media europea (46%) e globale (39%).
Alla base di questo sentimento si colloca l’aggravarsi delle disuguaglianze, indicate dal 55% del campione italiano come principale causa della frammentazione.
Rischi demografici e preoccupazioni per il futuro del welfare in Italia
Tra le specificità italiane, emerge una forte preoccupazione per i rischi legati all’invecchiamento della popolazione. Il 97% degli italiani teme l’aumento dei costi sanitari, il 92% la tenuta del sistema pensionistico e l’84% l’efficienza del sistema sanitario nazionale.
In particolare, sono avvertite con urgenza le problematiche legate alla lunga fase di vita post-pensionamento, che richiede soluzioni per l’assistenza e la cura delle persone anziane.
Soluzioni globali e prevenzione
Il rapporto sottolinea come la gestione efficace dei rischi richieda un approccio coordinato e globale. Il 64% degli esperti e il 52% dei cittadini italiani ritengono necessarie soluzioni condivise a livello internazionale. La prevenzione rimane un pilastro centrale: il 91% degli intervistati è convinto che i rischi futuri possano essere ridotti se affrontati in modo tempestivo e con azioni mirate.
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