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G7: via libera alla decarbonizzazione. Ma dal 2030

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G7: via libera alla decarbonizzazione. Ma dal 2030

Dal 2030 avremo un mondo senza carbone? La decarbonizzazione è l’impegno che si sono assunti i ministri del G7 Ambiente, Energia e Clima, conclusosi oggi a Torino. Nel documento finale si esprime chiaramente l’intenzione di “eliminare progressivamente la generazione di energia a carbone durante la prima metà degli anni 2030 o in un periodo coerente con il mantenimento dell’aumento della temperatura entro un grado e mezzo”.

Il G7 – a guida italiana con la presidenza del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin –  si è concluso anche con il proposito di “ridurre il più possibile, nel frattempo, l’utilizzo di impianti di produzione di energia a carbone nei nostri sistemi energetici a un livello coerente con il mantenimento del limite di aumento massimo medio globale della temperatura di 1,5 gradi”.



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G7: Idrogeno fondamentale per la decarbonizzazione

Nell’ambito dell’impegno per la decarbonizzazione, i ministri del G7 Clima Energia e Ambiente sottolineano che “l’idrogeno rinnovabile, pulito/a zero emissioni e a basse emissioni di carbonio, e i suoi derivati come l’ammoniaca, sono fondamentali per far avanzare la decarbonizzazione in tutti i settori industriali, in particolare nei settori hard to abate”.

In tale quadro, si indica l’impegno a “promuovere e facilitare l’aumento degli investimenti nel settore industriale per tecnologie innovative, elettrificazione intelligente e pulita, miglioramento dell’efficienza energetica, uso diretto del calore rinnovabile, bioenergie sostenibili, produzione sostenibile di energia dai rifiuti, biogas e biocarburanti sostenibili, idrogeno rinnovabile, pulito/a emissioni zero e a basso contenuto di carbonio e suoi derivati ​​come ammoniaca e uso diretto di energia rinnovabile vicino ai centri di domanda, uso di tecnologie di carbon management”.

Non solo decarbonizzazione: triplicare rinnovabili entro 2030

Non solo decarbonizzazione al G7.  “Riaffermando l’importanza di accelerare il diffusione delle energie rinnovabili”, inoltre i ministri si impegnano “pienamente nella realizzazione dell’obiettivo globale di triplicare la capacità installata di energia rinnovabile entro il 2030 ad almeno 11 Tw e di garantire un’azione decisiva per mitigare le sfide legate alle autorizzazioni, al finanziamento e all’accettazione sociale per colmare il divario di 2000 Gw nel 2030”.

La battaglia contro la tripla crisi clima, biodiversità e inquinamento

“Ribadiamo le nostre preoccupazioni in merito alla gravità e all’urgenza delle crisi globali, interconnesse e che si rafforzano reciprocamente, dei cambiamenti climatici, di perdita di biodiversità e inquinamento così come desertificazione, degrado del territorio, del suolo e degli oceani, scarsità d’acqua, siccità e deforestazione che rappresentano una minaccia globale per lo sviluppo sostenibile”. E’ quanto si legge nella parte introduttiva alla dichiarazione finale del G7 Clima Energia Ambiente che si chiude oggi a Venaria Reale.

“Questi problemi aggravano ulteriormente i disagi economici e sociali, le minacce sanitarie e i danni ambientali, l’accesso all’energia, le sfide alla sicurezza e i problemi di sicurezza esistenti – si legge – Per affrontare queste sfide, riaffermiamo il nostro impegno ad attuare azioni concrete immediate, a breve-medio termine in questo decennio critico”.

Promuovere energia da fusione nucleare

I ministri del G7 Clima, Energia e Ambiente hanno deciso di “istituire un gruppo di lavoro nell’ambito del G7 sull’energia da fusione, per condividere le migliori pratiche ed esplorare aree di cooperazione reciproca tra Paesi con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione in materia di ricerca e sviluppo”. Nella dichiarazione finale del summit a Vanaria Real, viene anche evidenziato che si “sosteranno gli sforzi multilaterali per rafforzare la resilienza delle catene di approvvigionamento nucleare”. I ministri del G7 si impegnano, inoltre, a “promuovere collaborazioni internazionali per accelerare lo sviluppo e la realizzazione di impianti pilota a fusione, incoraggiando l’aumento degli investimenti privati e dell’impegno pubblico per risolvere le sfide della ricerca e sviluppare catene di approvvigionamento e forza lavoro internazionali” e ad “istituire uno scambio nel G7 per promuovere approcci coerenti alle normative sulla fusione, ove opportuno”.

La coalizione per l’acqua

“Riconoscendo l’importanza dell’acqua per lo sviluppo sostenibile, la prosperità e la pace e la necessità di farlo azioni concrete”, i ministri del G7 Clima, Energia e Ambiente riuniti a Venaria Reale si faranno inoltre promotori di “istituire una Coalizione del G7 per l’acqua” con l’obiettivo di “identificare obiettivi e strategie comuni per catalizzare ambizioni e priorità condivise per affrontare la situazione globale della crisi idrica e a integrare l’acqua e la sua rilevanza intersettoriale in modo efficace e coerente nei forum e nei processi esistenti, ad aumentare l’attenzione politica sull’acqua a livello globale e l’impatto del G7 per integrare altre iniziative globali”.

Nucleare in grado di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili

“Quei paesi che scelgono di utilizzare l’energia nucleare o ne sostengono l’uso ne riconoscono il potenziale di fonte di energia pulita a emissioni zero in grado di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili per affrontare la crisi climatica e migliorare la sicurezza energetica globale. I paesi che scelgono di utilizzare l’energia nucleare giocheranno un ruolo nel ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, sostenendo la transizione verso emissioni nette zero e la garanzia della sicurezza energetica, mentre altri paesi scelgono altre fonti energetiche per raggiungere questi obiettivi”.

In tale quadro, i ministri del G7 Clima Energia e Ambiente si impegnano, “per quei paesi che scelgono di utilizzare l’energia nucleare o ne sostengono l’uso” a “promuovere l’impiego responsabile delle tecnologie dell’energia nucleare, compresi i reattori modulari avanzati e di piccole dimensioni, compresi i microreattori, e a lavorare congiuntamente per condividere le migliori pratiche nazionali, anche per quanto riguarda la gestione responsabile dei rifiuti”

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