Garlasco: quando l’ambiente diventa una questione di salute pubblica
Garlasco, poco più di novemila abitanti nel cuore della Lomellina. Ma dietro le campagne ordinate e il paesaggio agricolo, si nascondono domande sempre più pressanti: quanto è salubre l’ambiente in cui viviamo? E quanto incide sulla salute dei cittadini?
Il comune pavese sta diventando un caso simbolico: non per eventi clamorosi o emergenze improvvise, ma per una lenta e silenziosa trasformazione del suo ecosistema, segnata da agricoltura intensiva, uso massiccio di fitofarmaci e crescente attenzione della cittadinanza alla qualità dell’aria e delle acque.
Pesticidi e polveri sottili: i rischi silenziosi
In un territorio dove la coltivazione del riso e di altre monocolture domina il paesaggio, il ricorso ai pesticidi è una prassi consolidata. Secondo dati ARPA Lombardia, nelle acque superficiali della Lomellina si rintracciano regolarmente residui di sostanze chimiche legate all’agricoltura.
Non va meglio per l’aria: Garlasco si trova nella Pianura Padana, una delle aree più inquinate d’Europa per concentrazioni di PM10 e ozono. Le conseguenze? Aumentano i disturbi respiratori, le allergie, e si rafforza il legame tra esposizione cronica agli inquinanti e malattie cardiovascolari o neurodegenerative
Salute e ambiente: la consapevolezza cresce
Negli ultimi anni, anche a Garlasco qualcosa è cambiato. Cresce l’interesse dei cittadini, nascono comitati e gruppi locali che chiedono più trasparenza, più controlli, più tutela. Si moltiplicano anche le iniziative per promuovere un’agricoltura sostenibile, con un ritorno – per ora ancora timido – al biologico e alla rotazione delle colture.
Le istituzioni iniziano a rispondere, ma la strada è ancora lunga. Serve una visione sistemica, che non separi più la salute umana da quella dell’ambiente.
Garlasco insegna: serve un nuovo patto con il territorio
Il caso di Garlasco dimostra che la salute pubblica non può essere scollegata dalle politiche ambientali. Prevenzione significa anche difendere la qualità dell’aria che respiriamo, dell’acqua che beviamo, del cibo che produciamo.
Questo piccolo comune della provincia di Pavia racconta una storia che riguarda tutto il Paese: quella di un’Italia che ha bisogno di riconnettersi con la natura, non solo per rispetto, ma per sopravvivenza.
📌 Vuoi raccontarci la situazione ambientale del tuo territorio? Scrivici: redazione@ambienteinsalute.it
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