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Inquinamento portuale. A Genova nuovi strumenti per analizzare l’origine del PM10

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Inquinamento portuale. A Genova nuovi strumenti per analizzare l’origine del PM10

A Genova, sono stati posizionati otto nuovi strumenti di misura per monitorare la qualità dell’aria e analizzare la composizione chimica del PM10. Questo passo è parte del progetto nazionale “Sostenibilità per l’ambiente e la salute dei cittadini nelle città portuali in Italia” (SALPIAM). L’obiettivo è comprendere meglio da dove provengono le polveri sottili, in particolare nelle aree urbane e portuali della città. I campionatori, installati in vari punti della città, contribuiranno a raccogliere dati cruciali per la protezione della salute pubblica.

Il ruolo dei nuovi campionatori

I campionatori installati in diverse zone di Genova, tra cui Prà, Pegli, Multedo e l’Istituto Idrografico della Marina Militare, sono strumenti ad alta risoluzione spaziale, capaci di accumulare particelle PM10 su membrane specializzate. Questi strumenti differiscono dai campionatori normati della rete ufficiale di misurazione dell’aria, in quanto sono in grado di raccogliere campioni su periodi di tempo più lunghi. Grazie a questa metodologia, i dati ottenuti permetteranno di effettuare analisi di laboratorio approfondite, come la speciazione chimica del particolato atmosferico.

Obiettivi del progetto

L’analisi del PM10 non si limiterà alla misurazione della concentrazione del particolato atmosferico, ma si concentrerà sulla sua composizione chimica. Grazie a tecniche avanzate, si esamineranno metalli, ioni, carbonio organico ed elementare, e tracciante della combustione della legna come il levoglucosano. Questo approccio dettagliato permetterà di identificare le principali sorgenti di inquinamento, come il traffico veicolare, le attività portuali, e altre fonti naturali o antropiche, aiutando a delineare strategie di mitigazione più mirate.

Il progetto SALPIAM

Il progetto SALPIAM coinvolge un team di esperti provenienti da diverse istituzioni italiane. Oltre all’Agenzia Regionale Strategica per la Salute e il Sociale (Aress Puglia) come capofila, partecipano l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) e l’Università di Genova. Le attività di monitoraggio e installazione dei campionatori sono state coordinate con il supporto di tecnici altamente qualificati, che hanno studiato da vicino il contesto unico di Genova, con la sua particolare orografia e le caratteristiche del porto.

Monitoraggio PM10

Il monitoraggio del PM10 sarà effettuato attraverso dodici campagne mensili di misurazione, che copriranno un intero anno. Questo approccio consentirà di analizzare tutte le stagioni meteorologiche e ottenere una risoluzione spaziale più alta, utile per identificare le aree specifiche con livelli di inquinamento più elevati. Con l’obiettivo di supportare future azioni di mitigazione, il progetto SALPIAM si inserisce nel contesto di altre città portuali italiane come Civitavecchia, Ancona, Bari, Taranto e Palermo.

Salute urbana

Una delle principali finalità di questo progetto è studiare in profondità la composizione chimica del PM10, che è fondamentale per comprendere gli effetti a lungo termine sulla salute dei cittadini. L’analisi chimica permetterà di identificare con maggiore precisione le fonti di inquinamento atmosferico, facilitando l’adozione di politiche pubbliche mirate per ridurre i rischi per la salute, in particolare nelle aree urbane densamente popolate e vicino alle attività industriali.

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