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Montagna, Giani contro il rinvio: “No alla penalizzazione dei comuni dell’Appennino”

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Montagna, Giani contro il rinvio: “No alla penalizzazione dei comuni dell’Appennino”

Il presidente della Toscana critica il ministro Calderoli e annuncia una proposta condivisa in Conferenza delle Regioni

banner_leaderboard_okpensione Montagna, Giani contro il rinvio: “No alla penalizzazione dei comuni dell’Appennino”

Giani: “Non accettiamo una montagna di serie A e una di serie B”

“Non ci stiamo alla mortificazione dei comuni montani dell’Appennino rispetto al privilegio dei comuni alpini”. Con queste parole il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani interviene all’indomani dell’incontro tra le Regioni e il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, conclusosi con un nuovo rinvio.

Secondo Giani, l’impostazione del Governo rischia di creare una distinzione inaccettabile tra territori montani, favorendo le aree alpine a discapito di quelle appenniniche.

Il nodo delle risorse e dei criteri

“Probabilmente il ministro Calderoli ha in mente una montagna di serie A e comuni montani di serie B”, ha dichiarato Giani, sottolineando come le Regioni a statuto speciale e le località con forte attrattività turistica invernale continuino a beneficiare di agevolazioni statali, mentre i comuni dell’Appennino affrontano condizioni strutturali di maggiore fragilità.

Le aree interessate, secondo il presidente toscano, vanno dall’Emilia-Romagna alla Toscana, dall’Abruzzo al Lazio, dal Molise fino alla Calabria, territori che rischiano un forte ridimensionamento delle misure di sostegno.

In Toscana a rischio 67 comuni montani

In particolare, la Toscana potrebbe perdere lo status di comune montano per 67 enti locali, con conseguenze rilevanti sul piano finanziario, dei servizi e della tenuta sociale dei territori interni.

“L’intervento coercitivo previsto finirebbe per dimezzare le opportunità di sostegno”, ha spiegato Giani, ribadendo che la Regione non può permettersi un simile arretramento.

Il rinvio e la linea della Toscana

L’ultimo incontro con il ministro Calderoli si è concluso con una nuova proroga. “Apprezziamo il tentativo di dialogo istituzionale arrivato in extremis – ha detto Giani – ma l’ennesimo rinvio non ci farà cambiare idea”.

Il presidente ha annunciato che la Toscana lavorerà a una proposta di modifica condivisa in sede di Conferenza delle Regioni, con l’obiettivo di correggere quelle che definisce “macroscopiche distorsioni”, soprattutto a danno dei comuni appenninici.

“Sintesi difficile, ma doverosa”

Pur confermando la volontà di dialogo, Giani non nasconde le difficoltà: “Visto da dove partiamo, temo che sarà molto difficile trovare una sintesi”. Tuttavia, la Regione intende proseguire il confronto istituzionale per difendere i territori montani più fragili.

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