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Spreco alimentare, Zuppello (VAS): “Cibo buttato vale il 10% dei gas serra”

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Spreco alimentare, Zuppello (VAS): “Cibo buttato vale il 10% dei gas serra”

La 6ª edizione della Giornata Internazionale della Consapevolezza delle Perdite e degli Sprechi Alimentari, istituita dalle Nazioni Unite nel 2019, si celebra oggi con l’obiettivo cruciale di ridurre di metà lo spreco alimentare globale entro il 2030, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

“Purtroppo siamo ancora lontani dal raggiungimento di questo traguardo – dichiara Stefano Zuppello, Presidente di Verdi Ambiente e Società (VAS) APS Onlus –. Nel mondo si sprecano oltre 1,5 miliardi di tonnellate di cibo ogni anno, con il 60% dello spreco che avviene nelle famiglie. In Europa si gettano 59 milioni di tonnellate di cibo, per un valore di 132 miliardi di euro. In Italia, nonostante alcuni miglioramenti, lo spreco domestico resta elevato con 4,5 milioni di tonnellate di cibo perse, per un valore stimato di 14 miliardi di euro”.

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Secondo VAS, le cause principali degli sprechi domestici sono cattive abitudini e mancanza di educazione alimentare, con pane e frutta fresca tra gli alimenti più sprecati. La campagna MANGIASANO promossa da VAS da venti anni si impegna a correggere questi comportamenti, favorire la ridistribuzione del cibo in eccedenza e combattere la fame.

“Il cibo è un diritto per tutti – sottolinea Zuppello – e lo spreco non è solo una perdita economica, ma anche uno spreco di risorse naturali come acqua, suolo ed energia. La quantità di cibo buttato ogni anno è responsabile del 10% delle emissioni globali di gas serra, rendendo la riduzione dello spreco alimentare una questione di giustizia ambientale e sociale”.

In occasione della Giornata, saranno promosse iniziative di sensibilizzazione per aiutare famiglie, imprese e istituzioni a ridurre le perdite alimentari e adottare pratiche sostenibili.

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