Con il Green Steel si possono ridurre le emissioni globali?
Le innovazioni tecnologiche nel settore industriale e dei trasporti, pensiamo ad esempio al Green Steel, rappresentano una leva fondamentale per ridurre le emissioni globali di gas serra, in particolare in comparti storicamente difficili da decarbonizzare come la siderurgia e l’aviazione.
Cos’è il Green Steel
Green steel (acciaio verde) è il termine che indica l’acciaio prodotto con processi a basse o zero emissioni di CO₂, in netto contrasto con i metodi tradizionali che fanno largo uso di carbone e generano elevate emissioni climalteranti. L’obiettivo del green steel è ridurre drasticamente l’impatto ambientale dell’industria siderurgica, responsabile a livello mondiale del 7-9% delle emissioni totali di CO₂.
Come si produce il Green Steel
Le principali tecnologie per la produzione di Green Steel sono:
- Riduzione diretta con idrogeno verde: Si sostituisce il carbone con idrogeno prodotto da fonti rinnovabili. Il ferro viene ridotto usando idrogeno, che rilascia solo vapore acqueo come sottoprodotto invece della CO₂. Questa tecnologia è al centro di progetti innovativi come quello di H2 Green Steel in Svezia, che punta a produrre 5 milioni di tonnellate di acciaio all’anno entro il 2030 senza utilizzare fonti fossili.
- Forni elettrici ad arco alimentati da energia rinnovabile: Si fondono rottami ferrosi riciclati utilizzando elettricità proveniente da fonti rinnovabili, abbattendo sia l’uso di materie prime vergini sia le emissioni.
- Molten Oxide Electrolysis (MOE): Una tecnologia emergente che utilizza l’elettricità per estrarre ferro dal minerale, liberando ossigeno invece di CO₂. Se alimentata da energia rinnovabile, questa soluzione permette una produzione di acciaio totalmente carbon free-
Green Steel: la rivoluzione dell’acciaio pulito
- Il settore siderurgico è responsabile di circa il 7% delle emissioni globali di gas serra, pari a circa 3,5 miliardi di tonnellate all’anno. Con una domanda di acciaio prevista in crescita fino al 30% entro il 2050, la decarbonizzazione di questo comparto è cruciale per rispettare gli obiettivi climatici internazionali.
- Il Green Steel si basa sull’uso di idrogeno verde (prodotto da energia rinnovabile) al posto del carbone nei processi di riduzione del minerale di ferro. Questo permette di sostituire le emissioni di CO2 con semplici emissioni di vapore acqueo, riducendo drasticamente l’impatto ambientale.
- Progetti pilota come Hybrit in Svezia e H2 Green Steel in Finlandia mirano a produrre milioni di tonnellate di acciaio con una riduzione delle emissioni fino al 95% rispetto ai metodi tradizionali. Ad esempio, la nuova acciaieria Blastr punta a produrre 2,5 milioni di tonnellate di acciaio low carbon dal 2026, mentre H2 Green Steel prevede 5 milioni di tonnellate di acciaio pulito entro il 2030.
Carburanti più puliti: la sfida dei trasporti
- I trasporti, soprattutto quelli aerei e navali, sono tra i maggiori responsabili delle emissioni globali di carbonio. L’adozione di carburanti sostenibili, prodotti da biomassa, rifiuti o idrogeno verde, può abbattere sensibilmente le emissioni rispetto ai combustibili fossili tradizionali.
- L’Unione Europea e altri attori internazionali stanno investendo per favorire la produzione e l’uso di carburanti sintetici e biocarburanti, che possono essere utilizzati negli attuali motori riducendo le emissioni nette di CO2.
Impatto globale
- La diffusione di queste tecnologie può contribuire in modo decisivo al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica. Solo la decarbonizzazione dell’industria pesante e dei trasporti può incidere su circa il 30% delle emissioni globali di gas serra.
- L’integrazione di green steel e carburanti puliti nelle filiere produttive e logistiche, sostenuta da politiche pubbliche e investimenti privati, rappresenta una delle strategie più efficaci per rallentare, arrestare e invertire l’accumulo di CO2 nell’atmosfera.
In sintesi, innovazioni come il Green Steel e i carburanti più puliti sono strumenti chiave per una transizione ecologica efficace e per il rispetto degli accordi internazionali sul clima.
Share this content: