Il cambiamento climatico minaccia api e farfalle: in Europa rischio di estinzione raddoppiato
Negli ultimi dieci anni, l’Europa ha visto un aumento allarmante del numero di api e farfalle a rischio estinzione. Secondo i nuovi dati raccolti per la Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), almeno 172 specie di api selvatiche, su un totale di 1.928 analizzate, risultano oggi minacciate. La situazione non è migliore per le farfalle, che hanno visto quasi raddoppiare il numero di specie in pericolo, passando da 37 a 65. Una specie, la Pieris wollastoni, è già stata dichiarata estinta.
Questo declino, spesso invisibile all’opinione pubblica, rappresenta una grave minaccia per l’equilibrio degli ecosistemi europei e per la sicurezza alimentare. Api e farfalle non sono solo simboli della biodiversità, ma svolgono un ruolo essenziale nell’impollinazione di numerose piante, comprese molte colture agricole.
Habitat frammentati, agricoltura intensiva e clima estremo
Le cause del crollo degli impollinatori sono molteplici e spesso interconnesse. L’intensificazione agricola ha trasformato radicalmente il paesaggio rurale europeo, riducendo gli habitat naturali e aumentando l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici. Il prosciugamento delle zone umide, l’abbandono delle aree rurali e il sovrapascolo sono altri fattori che contribuiscono alla perdita di biodiversità.
Anche il cambiamento climatico sta giocando un ruolo sempre più evidente. Secondo l’IUCN, il 52% delle farfalle a rischio in Europa è minacciato proprio dagli effetti della crisi climatica, un dato doppio rispetto a dieci anni fa. Le specie che vivono in alta quota, come alcune farfalle alpine, sono costrette a spostarsi sempre più in alto per sopravvivere, fino a trovarsi senza habitat disponibile.
Le api selvatiche più a rischio
Tra le api, alcune specie sono particolarmente esposte all’estinzione. Quindici specie di bombi, fondamentali per l’impollinazione di legumi come piselli e fagioli, sono ora classificate come minacciate. Anche le api del cellophane, responsabili dell’impollinazione di alberi come salici e aceri rossi, stanno scomparendo. Un caso particolarmente critico è quello della Simpanurgus phyllopodus, un’ape minatrice unica in Europa, oggi considerata in pericolo critico.
Questi insetti svolgono un ruolo fondamentale anche nella rigenerazione di piante selvatiche, influenzando direttamente la salute degli ecosistemi.
Farfalle europee verso il punto di non ritorno
Le farfalle, oltre al loro valore ecologico, sono indicatori sensibili della salute degli ambienti naturali. Le specie endemiche del sud Europa, come quelle presenti solo in alcune aree della Spagna o delle isole del Mediterraneo, sono le più minacciate. Il temolo del Nevada e la farfalla azzurra anomala andalusa sono solo alcuni esempi di una lunga lista di specie la cui sopravvivenza è legata a ecosistemi ormai sempre più frammentati e vulnerabili agli eventi estremi, come incendi e siccità.
Nel Mediterraneo, la situazione è aggravata dall’aumento delle temperature e dalla scarsità d’acqua, che riduce drasticamente le risorse alimentari per questi insetti.
La risposta dell’Europa
Di fronte a questi dati, la Commissione europea ha ribadito la necessità di un’azione urgente. Jessika Roswall, commissaria europea per l’ambiente, ha dichiarato che il declino di api e farfalle è “terribile” e ha sottolineato l’importanza di attuare politiche concrete.
Tra le iniziative già avviate figura l’istituzione di un sistema di monitoraggio a livello europeo basato sul regolamento sul ripristino della natura. Questo strumento servirà a raccogliere dati omogenei nei vari Stati membri e a guidare le azioni future. Tuttavia, secondo gli esperti, sarà fondamentale anche il coinvolgimento diretto dei governi nazionali e delle comunità locali.
Sfida urgente per la biodiversità e l’agricoltura
Il declino degli impollinatori non riguarda solo la biodiversità, ma anche la produttività agricola e la sicurezza alimentare. Molte colture europee dipendono, in tutto o in parte, dall’impollinazione naturale. Senza api e farfalle, intere filiere alimentari potrebbero subire cali di rendimento, con ripercussioni economiche importanti.
Proteggere questi insetti significa investire nel futuro dell’ecosistema europeo e delle sue risorse. Occorrono politiche agricole più sostenibili, limiti rigorosi all’uso di pesticidi, ripristino degli habitat naturali e maggiore sensibilizzazione tra cittadini e agricoltori.
Il tempo per agire è ora. Le api e le farfalle non possono aspettare altri dieci anni.
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