Loading Now

Incendi boschivi: l’Italia brucia meno ma tre Regioni sono ad alto rischio. Il report Ispra

incendi boschivi

Incendi boschivi: l’Italia brucia meno ma tre Regioni sono ad alto rischio. Il report Ispra

Il recente rapporto “Ecosistemi ed incendi boschivi in Italia” dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) fornisce un quadro dettagliato sull’impatto degli incendi sul territorio nazionale nel 2024. I dati, frutto di osservazioni satellitari ad alta risoluzione e applicazioni di machine learning, mostrano un miglioramento rispetto agli anni precedenti, ma evidenziano ancora significative vulnerabilità regionali.



Ap-set-banner-Ambiente-in-Salute-728x90-1 Incendi boschivi: l'Italia brucia meno ma tre Regioni sono ad alto rischio. Il report Ispra
Ap-set-banner-Ambiente-in-Salute-240x400-2 Incendi boschivi: l'Italia brucia meno ma tre Regioni sono ad alto rischio. Il report Ispra

Nel 2024, la superficie complessiva colpita da incendi boschivi in Italia è stata di 514 km², una superficie paragonabile a quasi la metà del comune di Roma Capitale. Di questa estensione, circa 103 km² erano composti da ecosistemi forestali, una superficie quasi equivalente a quella del Lago di Bolsena. In particolare, il 46% dei boschi bruciati era costituito da latifoglie sempreverdi (come leccete e macchia mediterranea), il 37% da latifoglie decidue e il 14% da conifere.

Un anno con meno danni, ma non senza allarmi

Il 2024 si è rivelato meno grave in termini di estensione delle aree colpite rispetto al quinquennio precedente. La superficie complessivamente bruciata è stata circa i due terzi del valore medio calcolato nel periodo 2018-2023. I numeri sono risultati nettamente inferiori rispetto al 2023, con una diminuzione del 52% per le superfici totali bruciate e del 34% per le superfici forestali. Il 2024 ha registrato superfici bruciate superiori solo a quelle del 2018 e 2019, ma decisamente inferiori a tutti gli anni tra il 2020 e il 2023.

Questi dati sono fondamentali per supportare le politiche di ripristino e conservazione degli ecosistemi terrestri a scala nazionale e locale. Le informazioni sulla perimetrazione delle aree bruciate provengono dal sistema European Forest Fires Information System (EFFIS) del programma europeo Copernicus Emergency.

Dove e quando hanno bruciato gli incendi

Nel 2024, la superficie percorsa da incendio è diminuita sensibilmente in Sicilia e nelle regioni del Centro, mentre è rimasta stabile o è aumentata nelle altre regioni del Sud, in Sardegna e in quelle del Nord.

Nonostante il calo generale, ben 16 regioni su 20 sono state colpite da grandi incendi boschivi. Le regioni di Sicilia, Calabria e Sardegna hanno contribuito insieme a più del 66% del totale di superficie forestale italiana colpita. Le regioni che non hanno presentato grandi superfici bruciate sono la Valle d’Aosta, la Lombardia, il Trentino-Alto Adige e il Veneto.

A livello provinciale, Reggio Calabria è stata la più colpita, con 10,3 km² di bosco bruciato, rappresentando il 41% del totale forestale incendiato in Calabria e il 10% del totale nazionale. Seguono Cosenza (9,4 km²) e Nuoro (8 km²). Un dato preoccupante è che il 31% degli ecosistemi forestali percorsi da incendio nel 2024 si trovava all’interno di aree protette, principalmente siti della Rete Natura 2000.

Gli eventi si sono concentrati in gran parte tra i primi di luglio e la prima metà di agosto, con un andamento simile a quello del valore medio della serie storica (2006-2023).

Primi Dati 2025: la Calabria ancora in allarme

Per quanto riguarda il 2025, dal 1° gennaio al 9 giugno, risulta una superficie complessiva colpita da incendi boschivi di 34 km² (poco meno della superficie del Parco Nazionale delle Cinque Terre), di cui quasi 10 km² appartenenti a boschi e foreste. Attualmente, quasi il 70% delle aree forestali percorse da incendio si trova nella Calabria. La seconda regione più colpita finora è il Trentino-Alto Adige (1 km²).

Tutti i dati e le informazioni sono consultabili e scaricabili alla pagina “Ecosistemi ed incendi boschivi in Italia” del sito ISPRA.

Share this content: