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Inquinamento e clima: 9 italiani su 10 temono effetti sulla salute

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Inquinamento e clima: 9 italiani su 10 temono effetti sulla salute

L’inquinamento atmosferico e i cambiamenti climatici sono temi cruciali per il nostro futuro. Per questo, la IX edizione del Congresso della Fondazione Onda Ets, in programma in questi giorni in modalità virtuale, rappresenta un’importante occasione di confronto tra istituzioni ed esperti. L’evento si concentra sulla percezione degli italiani riguardo le problematiche ambientali e sul loro impatto sulla salute, con uno specifico approfondimento sull’influenza di questi fattori in ottica di genere.

Nel corso del Congresso, è stata presentata un’indagine condotta da Elma Research su un campione di 2.552 persone, focalizzandosi sull’inquinamento e sul cambiamento climatico come minacce concrete per il futuro. I risultati emersi rivelano una crescente preoccupazione per la tutela dell’ambiente, ma anche una disparità tra consapevolezza e azioni concrete.

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L’alta consapevolezza degli italiani

Dai dati dell’indagine, emerge che 3 italiani su 4 considerano il cambiamento climatico e l’inquinamento come una delle maggiori minacce per il futuro del pianeta. La percezione è particolarmente forte tra le donne, che sembrano più sensibili e urgenti nell’affrontare questi problemi. Il 90% degli intervistati riconosce il legame tra inquinamento e salute, soprattutto per quanto riguarda patologie respiratorie, oncologiche e psicologiche come ansia e stress.

Nonostante il forte allarme, le azioni concrete restano spesso limitate a iniziative minime, con una crescente sensazione di impotenza, soprattutto tra i giovani. L’indagine sottolinea anche il divario tra consapevolezza e comportamento, indicando la necessità di politiche educative e sociali che stimolino un cambiamento reale a livello individuale e collettivo.

Impatti psicologici e sociali: la “climate anxiety” come nuovo fenomeno

Un altro dato preoccupante riguarda l’impatto psicologico dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento: il 60% degli italiani ha dichiarato di provare ansia o stress a causa di questi problemi. Inoltre, il 64% degli intervistati ha dichiarato di provare paura e angoscia in seguito a eventi climatici estremi. Questo fenomeno è ormai noto come “climate anxiety”, una forma di disagio psicologico causata dalla preoccupazione per il futuro del nostro pianeta.

Il cambiamento climatico e l’inquinamento non solo alterano la nostra salute fisica, ma minano anche il nostro benessere mentale. Un fenomeno che, come evidenziato dai dati, sta colpendo in modo particolare le giovani generazioni e le donne, che vivono con maggiore intensità la paura per le future generazioni e il destino dell’ambiente.

L’inquinamento atmosferico

L’inquinamento atmosferico è uno dei principali fattori di rischio per la salute pubblica. Secondo le stime, ogni anno 7 milioni di persone nel mondo, di cui 80.000 in Italia, perdono la vita a causa dell’inquinamento. Le polveri sottili, come il PM10 e il PM2.5, non solo danneggiano il sistema respiratorio e cardiovascolare, ma sono anche responsabili di danni neurologici, tra cui ictus, Parkinson, demenza e disturbi mentali come depressione e ansia.

Un recente studio del 2022 ha evidenziato che l’esposizione al particolato fine può aumentare il rischio di depressione del 13% e disturbi d’ansia del 9%. I dati del 2024 mostrano un peggioramento, con un aumento stimato del 16% per la depressione e dell’11% per l’ansia, dimostrando quanto l’inquinamento atmosferico abbia effetti diretti sulla salute mentale.

La percezione del problema in base al territorio

Un aspetto interessante emerso dall’indagine riguarda la percezione del problema in base alla zona geografica in cui si vive. Le persone che risiedono in aree ad alta concentrazione di inquinamento sembrano avere una maggiore consapevolezza e senso di responsabilità riguardo alla propria salute e all’ambiente. In queste zone, l’inquinamento è visto come la principale minaccia per la salute, limitando la libertà personale e la qualità della vita quotidiana.

Le donne al centro della lotta contro i cambiamenti climatici

Le donne giocano un ruolo fondamentale nella lotta contro i cambiamenti climatici e l’inquinamento. Sebbene siano tra le più vulnerabili agli effetti negativi dell’inquinamento, sono anche quelle che più frequentemente promuovono soluzioni concrete per affrontare queste sfide. Secondo Roberto Romizi, presidente dell’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia, valorizzare il ruolo delle donne nella ricerca, nell’istruzione e nei processi decisionali è cruciale per costruire un futuro più sano e giusto per tutti.

Inquinamento e cambiamento climatico

Durante la conferenza stampa di presentazione del Congresso, Francesca Merzagora, Presidente della Fondazione Onda Ets, ha ribadito che l’inquinamento atmosferico e i cambiamenti climatici non sono solo una questione ambientale, ma anche sanitaria. L’adozione di politiche integrate che considerano le differenze di genere e le vulnerabilità delle diverse fasce della popolazione è fondamentale per garantire un futuro equo e sostenibile.

Il Congresso, giunto alla sua IX edizione, rappresenta un’opportunità importante per discutere e promuovere un impegno concreto nella costruzione di comunità più resilienti e consapevoli.

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