Loading Now

L’inquinamento atmosferico può alterare il ciclo mestruale

L’inquinamento atmosferico può alterare il ciclo mestruale

Un nuovo studio pubblicato su The Lancet ha portato alla luce un tema spesso trascurato: l’influenza dell’inquinamento atmosferico sulla salute mestruale. Intitolato Air Pollution’s Impact on Menstrual Cycle Health, il lavoro scientifico ha individuato una connessione tra l’esposizione al particolato fine PM2,5 e la durata del ciclo mestruale, evidenziando in particolare un’associazione con cicli più lunghi.

Questa scoperta amplia la comprensione dell’impatto ambientale sulla salute femminile, confermando che la qualità dell’aria può avere ripercussioni anche sul sistema riproduttivo.

Il ciclo mestruale come indicatore della salute generale

La regolarità del ciclo mestruale è molto più di una questione riproduttiva. È un importante segnale del corretto funzionamento dell’asse ormonale ipotalamo-ipofisi-ovaio, e può riflettere lo stato di salute complessivo di una donna. Alterazioni frequenti nella durata del ciclo sono associate a un rischio maggiore di infertilità, patologie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e mortalità prematura.

Per questo motivo, lo studio sulla relazione tra inquinamento e ciclo mestruale ha una rilevanza che va oltre la salute ginecologica, toccando anche la prevenzione di malattie croniche.

Lo studio

L’analisi è stata condotta utilizzando i dati di 92.550 donne di età compresa tra i 18 e i 44 anni, raccolti tramite l’app Clue per il monitoraggio del ciclo mestruale. Le partecipanti, tutte residenti in 230 città tra Stati Uniti, Messico e Brasile, non facevano uso di contraccettivi ormonali. Lo studio ha esaminato 2.220.281 cicli mestruali registrati tra il 2016 e il 2020.

I risultati hanno mostrato che il 17,5% dei cicli aveva una lunghezza anormale, con una prevalenza di cicli eccessivamente lunghi (circa il 10%). I ricercatori hanno trovato una correlazione tra l’esposizione a lungo termine al PM2,5 e una maggiore probabilità di cicli irregolari. In particolare, per ogni aumento di 10 μg/m³ di PM2,5, il rischio di avere un ciclo anomalo cresceva del 2,3%.

Cosa sono le particelle PM2.5

Il particolato fine PM2.5 è composto da microscopiche particelle solide e liquide con un diametro uguale o inferiore a 2.5 micrometri. È uno degli inquinanti più pericolosi per la salute umana, poiché può penetrare profondamente nei polmoni, entrare nel flusso sanguigno e raggiungere vari organi.

Queste particelle derivano principalmente dalla combustione di carburanti fossili come benzina e gasolio, dal riscaldamento domestico, dall’industria e dalle centrali elettriche. Sono note per aumentare il rischio di malattie respiratorie, cardiovascolari e tumori, ma ora emerge un possibile impatto anche sulla salute ormonale femminile.

I possibili meccanismi alla base del legame tra inquinamento e ciclo

Gli scienziati ipotizzano diversi meccanismi attraverso cui l’esposizione cronica al PM2.5 potrebbe alterare la regolarità del ciclo mestruale:

interferenza nella produzione di ormoni come l’estradiolo, con effetti sull’equilibrio endocrino;

alterazione della comunicazione tra ipotalamo, ipofisi e ovaie, compromettendo lo sviluppo follicolare;

accelerazione della degradazione del corpo luteo, con accorciamento della fase luteale;

blocco della maturazione dei follicoli, che ritarda l’ovulazione e prolunga il ciclo.

Questi effetti sono coerenti con dati tossicologici precedenti e suggeriscono che l’aria inquinata possa agire come interferente endocrino.

Limiti dello studio e necessità di ulteriori ricerche

Gli autori dello studio riconoscono alcuni limiti metodologici, come la possibile imprecisione dei dati inseriti volontariamente dalle utenti dell’app, la stima dell’esposizione al PM2.5 e la mancanza di informazioni su altri fattori di rischio come dieta, attività fisica e condizioni socioeconomiche.

Tuttavia, grazie all’uso di tecniche statistiche avanzate, i ricercatori sono riusciti a mitigare in parte questi limiti. I risultati indicano chiaramente che sono necessarie ulteriori ricerche per approfondire il legame tra inquinamento atmosferico e salute mestruale in modo ancora più preciso.

Implicazioni sociali e sanitarie

Questo studio rappresenta la prima indagine su larga scala a esaminare direttamente l’impatto dell’inquinamento sul ciclo mestruale, al di fuori del contesto della fertilità o della gravidanza. I risultati sottolineano che la qualità dell’aria non influisce solo sui polmoni o sul cuore, ma anche su funzioni biologiche fondamentali per la salute femminile.

Cicli mestruali irregolari possono complicare la diagnosi precoce di patologie ginecologiche e influire negativamente sulla fertilità, con possibili conseguenze demografiche in un’epoca già segnata dal calo delle nascite.

Share this content: