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Inquinamento dell’aria in Europa: il punto della situazione per il 2024

Europa

Inquinamento dell’aria in Europa: il punto della situazione per il 2024

L’Europa sta lottando contro l’inquinamento atmosferico, una battaglia che coinvolge salute pubblica e tutela ambientale. Il recente rapporto del 2024 sulla Direttiva NEC (National Emission reduction Commitments) evidenzia i progressi fatti dai paesi membri dell’UE nel ridurre le emissioni dei principali inquinanti atmosferici, ma anche le sfide che ancora persistono.

Riduzioni significative, ma sfide importanti

Nel 2022, 16 Stati membri sono riusciti a rispettare i loro impegni di riduzione delle emissioni per tutti e cinque i principali inquinanti: PM2.5, NOx, NMVOC, NH3 e SO2. Tuttavia, undici paesi hanno fallito nel raggiungere almeno uno di questi obiettivi. In particolare, la riduzione delle emissioni di ammoniaca rimane una questione critica. Il settore agricolo, responsabile del 93% delle emissioni totali di ammoniaca, ha mostrato solo lievi miglioramenti dal 2005, con alcuni paesi che hanno addirittura registrato aumenti.

L’agricoltura nel mirino

Le emissioni di ammoniaca, principalmente dovute all’uso di fertilizzanti e letame, rappresentano una minaccia per la biodiversità e contribuiscono alla formazione di PM2.5, il particolato fine più pericoloso per la salute umana. Nove Stati membri devono intensificare gli sforzi per ridurre queste emissioni entro il 2029.

Verso obiettivi più ambiziosi per il 2030

Con l’avvicinarsi del 2030, le riduzioni delle emissioni devono diventare ancora più consistenti. Attualmente, solo due paesi – Belgio e Finlandia – sono sulla buona strada per rispettare gli impegni per tutti gli inquinanti principali. La maggior parte degli Stati membri dovrà affrontare sfide significative, soprattutto per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di ammoniaca, ossidi di azoto e particolato fine.

Progresso e ostacoli settoriali

Ogni inquinante ha le sue fonti principali. Le emissioni di PM2.5 derivano in gran parte dalla combustione di biomassa e combustibili fossili per il riscaldamento residenziale. Migliorare l’isolamento delle abitazioni e aggiornare i sistemi di riscaldamento può fare una grande differenza. Per gli NOx, il settore dei trasporti stradali è il principale colpevole, seguito dal settore dell’energia. Le emissioni di NMVOC sono legate principalmente ai processi industriali.



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Il bilancio del progresso

Dal 2005 al 2022, le emissioni di PM2.5 e PM10 sono diminuite rispettivamente del 33% e del 32%, mentre quelle di SO2 sono calate del 74%. Anche le emissioni di NOx e carbonio nero hanno visto una riduzione significativa. Tuttavia, le emissioni di ammoniaca sono scese solo del 16%, il minimo tra tutti gli inquinanti principali.

Decoupling economico

Un dato positivo emerge dal rapporto: le emissioni degli inquinanti principali sono diminuite nonostante l’aumento del prodotto interno lordo (PIL). Questo fenomeno, noto come “decoupling”, suggerisce che è possibile avere crescita economica senza aumentare l’inquinamento atmosferico, grazie a regolamentazioni più severe, innovazioni tecnologiche e miglioramenti nell’efficienza energetica.

Le prospettive per il futuro

La Direttiva NEC è cruciale per raggiungere gli obiettivi del Piano d’Azione Zero Inquinamento dell’UE, che mira a ridurre del 55% le morti premature causate dall’inquinamento atmosferico e del 25% l’area degli ecosistemi minacciati dall’inquinamento entro il 2030. Sebbene i progressi siano incoraggianti, restano ancora molte sfide. È essenziale che gli Stati membri continuino a sviluppare e implementare politiche efficaci per garantire un futuro più pulito e sano per tutti.

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