Inquinamento: 18 città italiane già oltre i limiti UE 2025 in soli quattro mesi. ISDE richiama i Sindaci.
L’aria nelle città italiane continua a essere un’emergenza. L’associazione ISDE Italia (Medici per l’Ambiente) ha inviato questa mattina comunicazioni formali ai Sindaci di 18 grandi città italiane, segnalando un dato allarmante: a fine aprile 2025, dopo appena quattro mesi dall’inizio dell’anno, i limiti annuali per l’inquinamento atmosferico stabiliti dalla Direttiva Europea n. 2881/2024 sono già stati superati.
Le città coinvolte in questa segnalazione sono Torino, Genova, Milano, Bergamo, Brescia, Vicenza, Padova, Venezia, Trento, Parma, Modena, Bologna, Terni, Pescara, Napoli, Catania, Messina e Palermo. Il Presidente di ISDE Italia, Roberto Romizi, ha richiamato i sindaci alle loro “doverose iniziative per tutelare la salute dei/delle suoi cittadini/e”, sottolineando la gravità di una situazione che compromette il diritto fondamentale a respirare aria pulita.
Un Progetto per la Salute e l’Ambiente
Questa iniziativa si inserisce nel più ampio Progetto “Salute e Inquinamento Atmosferico nelle Città Italiane”, avviato quest’anno da ISDE. Il progetto si articola su due fronti principali:
- Position Paper sull’inquinamento atmosferico: Un documento approfondito che analizza gli effetti dell’inquinamento sulla salute, le fonti di emissione e le strategie di mitigazione. Offre inoltre una “cassetta degli attrezzi” per le amministrazioni locali, suggerendo azioni di advocacy concrete.
- Campagna di rilevazione dati giornalieri: In collaborazione con l’Osservatorio Mobilità Urbana Sostenibile (promosso da Kyoto Club e Clean Cities Campaign), ISDE monitora quotidianamente i principali inquinanti atmosferici (PM10, PM2,5 e NO2) in 26 città e 17 regioni italiane, utilizzando i dati forniti dalle ARPA.
Limiti Superati: Un Allarme Precoce
Già a fine marzo, il confronto dei dati rilevati dalle agenzie per la protezione dell’ambiente aveva evidenziato una situazione critica. Le nuove soglie introdotte dalla Direttiva Europea 2881/2024, unitamente ai valori raccomandati dalle Linee Guida OMS 2021 (ben più stringenti e pensati per la tutela della salute umana), mostravano come l’emergenza inquinamento fosse già una realtà in molte città italiane. La notizia, diffusa in quell’occasione, aveva ricevuto ampia copertura mediatica.
Ora, la situazione si è aggravata. Delle 26 città monitorate, ben 18 hanno già sforato, in soli quattro mesi, i limiti annuali previsti dalla nuova Direttiva Europea per almeno uno degli inquinanti chiave (PM10, PM2,5 e NO2). Alcune città hanno persino superato ampiamente i limiti per tutte e tre queste sostanze, senza contare la violazione quasi quotidiana dei valori raccomandati dall’OMS. La Direttiva Europea 2881/2024 consente un massimo di 18 giorni di superamento del limite giornaliero in un anno solare; un limite che molte realtà hanno già abbondantemente oltrepassato.
L’Appello di ISDE ai Sindaci: Azioni Strutturali Subito
ISDE ribadisce con forza che i cittadini di oggi devono avere lo stesso diritto di quelli del 2030 (quando i nuovi limiti saranno formalmente in vigore) a respirare aria salubre. Per questo, l’associazione richiama gli amministratori locali a promuovere azioni strutturali che mirino a ridurre le fonti di questi inquinanti.
La campagna di monitoraggio e le azioni di advocacy proseguiranno per tutto l’anno, con il coinvolgimento delle sezioni locali di ISDE e della rete di associazioni attive sul territorio per la salvaguardia dell’ambiente e della salute.
Riepilogo della Situazione a Fine Aprile
A questo link la situazione dei superamenti del limite giornaliero previsto dalla Direttiva Europea 2881/2024, aggiornato a fine aprile.
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