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Inquinamento da plastica, salute a rischio: malattie cuore, asma e cancro in aumento del 75% entro il 2040

Inquinamento da plastica, salute a rischio: malattie cuore, asma e cancro in aumento del 75% entro il 2040

L’inquinamento da plastica sta raggiungendo livelli molto più gravi di quanto stimato in passato. Secondo il rapporto pubblicato da The Pew Charitable Trusts e partner, mantenendo lo scenario attuale l’inquinamento raddoppierà nei prossimi 15 anni, arrivando entro il 2040 all’equivalente di quasi un camion di rifiuti al secondo disperso nell’ambiente. Il problema cresce perché la produzione globale di plastica continua ad aumentare a un ritmo doppio rispetto alla capacità di gestione dei rifiuti.

Gli impatti previsti entro il 2040

L’analisi, realizzata con il supporto di ICF International, Imperial College London e Università di Oxford, delinea quattro conseguenze principali:

L’inquinamento da plastica passerà da 130 a 280 milioni di tonnellate in 15 anni, mentre la produzione globale crescerà del 52 per cento.

Gli effetti sulla salute aumenteranno del 75 per cento, con maggiori rischi di malattie cardiache, asma e cancro, dovuti alla produzione di nuovi polimeri e alla combustione all’aperto dei rifiuti.

Le emissioni legate alla plastica cresceranno del 58 per cento entro il 2040, alimentate soprattutto dalla fase produttiva.

L’inquinamento da microplastiche aumenterà di oltre il 50 per cento e rappresenterà il 79 per cento dell’inquinamento totale nelle economie avanzate.

Le politiche che potrebbero invertire la rotta

Secondo il rapporto, le soluzioni politiche attualmente già disponibili sono sufficienti per ridurre in modo significativo l’impatto della plastica su ambiente, salute ed economia. I benefici stimati includono:

Riduzione dell’83 per cento dell’inquinamento da plastica entro il 2040 eliminando gli imballaggi.

Riduzione del 41 per cento dell’inquinamento da microplastiche.

Taglio del 38 per cento delle emissioni annuali legate alla plastica.

Diminuzione del 54 per cento dell’impatto sanitario dovuto a produzione e rifiuti.

Risparmio di 19 miliardi di dollari l’anno nelle spese pubbliche per raccolta e smaltimento.

Creazione di 8,6 milioni di nuovi posti di lavoro a livello globale.

Innovazione e cooperazione internazionale

Pur essendo disponibili soluzioni efficaci, il rapporto sottolinea che non saranno sufficienti senza una collaborazione globale senza precedenti. Cinque anni di ritardo nell’attuazione delle politiche comporterebbero l’immissione nell’ambiente di 540 milioni di tonnellate aggiuntive di plastica, con costi per i governi pari a 27 miliardi di dollari in più ogni anno. L’urgenza di agire è quindi massima, per scongiurare un deterioramento irreversibile dei sistemi naturali e dell’impatto sulla salute umana.

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