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Porti europei in ritardo sull’elettrificazione: navi ferme continuano a inquinare le città

porto genova

Porti europei in ritardo sull’elettrificazione: navi ferme continuano a inquinare le città

L’inquinamento atmosferico nelle città portuali resta un problema irrisolto, aggravato dalla lentezza con cui i porti europei stanno adottando le infrastrutture elettriche a terra per ridurre le emissioni delle navi. A denunciarlo è uno studio condotto da DNV per conto di Transport & Environment (T&E), organizzazione leader nella lotta alla decarbonizzazione dei trasporti. Il dato più allarmante? Solo il 20% delle connessioni OPS (Onshore Power Supply) richieste dall’Unione Europea è stato effettivamente installato o reso operativo.

Navi ferme, motori accesi

La maggior parte delle navi da crociera, traghetti e portacontainer continua a bruciare combustibili fossili anche durante la sosta in porto. Secondo lo studio, oltre il 6% delle emissioni totali dello shipping europeo proviene da navi ormeggiate che non si allacciano alla rete elettrica a terra. In queste condizioni, l’aria nelle città portuali viene saturata da CO2, ossidi di zolfo (SOx), ossidi di azoto (NOx) e particolato (PM), con conseguenze dirette e gravi sulla salute pubblica.

Infrastrutture OPS: pochi casi virtuosi e molte mancanze

Su 31 porti analizzati, Dei 31 porti analizzati [1], Algeciras e Amburgo, insieme a Genova e Livorno, sono quelli in cui si trova il maggior numero di connessioni OPS (Onshore Power Supply) installate sin Europa. Algeciras, Livorno, Świnoujście e La Valletta – hanno invece installato o appaltato più della metà delle connessioni richieste. In altri casi, come Anversa, Dublino, Danzica e Lisbona, non risultano investimenti attivi in infrastrutture elettriche. E anche porti di primaria importanza come Rotterdam, Barcellona e Valencia sono ancora lontani dagli obiettivi fissati dal regolamento europeo. In controtendenza, il porto di Livorno rappresenta un modello da seguire, grazie all’impiego dei fondi del PNRR per l’elettrificazione delle banchine.

La crociera inquina sei volte più di una nave commerciale

Il problema si aggrava nel caso delle navi da crociera, che trascorrono molte ore ferme in porto, spesso con i motori accesi. Basti pensare alla Azura della Carnival, che nel 2023 ha emesso 22.800 tonnellate di CO2 nei porti europei, pari a sei volte le emissioni di una nave commerciale. Spegnere i motori all’ormeggio, grazie al collegamento alla rete elettrica, permetterebbe di abbattere fino al 20% delle emissioni totali annuali di una singola nave.

T&E e Cittadini per l’aria: “Elettrificare subito, non nel 2030”

T&E chiede che l’obbligo di elettrificazione per le navi da crociera venga anticipato al 2028, accompagnato da incentivi per i porti che forniscono energia rinnovabile a terra. Carlo Tritto, Sustainable Fuels Manager per T&E Italia, definisce “incredibile” il ritardo dei porti, soprattutto alla luce dei fondi pubblici già disponibili. Per Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria, l’elettrificazione dei traghetti è fondamentale per salvaguardare la salute dei residenti delle città portuali, anche al di là del turismo crocieristico.

Venezia, tra eccellenza tecnica e rischio turistico

Il caso di Venezia è emblematico: nonostante siano in fase di installazione ben 18 connessioni OPS per il trasporto passeggeri – quando le proiezioni di traffico ne giustificherebbero solo due – si teme che l’infrastruttura venga sfruttata per aumentare il traffico crocieristico, a discapito della fragilità della laguna. Venezia, insomma, rischia di diventare un simbolo di potenziale greenwashing, invece che un modello di sostenibilità portuale.

Transizione lenta

Nel quadro del Green Deal europeo, i porti avrebbero l’obbligo di completare le infrastrutture OPS entro il 2030. Ma aspettare altri cinque anni significa condannare milioni di cittadini a respirare aria avvelenata. Transport & Environment chiede quindi all’UE e agli Stati membri di accelerare la transizione, ampliando la normativa anche alle navi più piccole e garantendo finanziamenti mirati per chi investe in elettrificazione.

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