ISPRA e JRC firmano collaborazione per la ricerca e la protezione ambientale
È stato firmato un nuovo protocollo d’intesa tra l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea (JRC), con validità fino al 2029. L’accordo è già entrato nella sua fase operativa e punta a consolidare e rafforzare la cooperazione tra i due enti su tematiche ambientali e scientifiche di interesse comune.
Le basi della collaborazione scientifica
La collaborazione tra ISPRA e JRC non è nuova. Negli anni, le due istituzioni hanno lavorato insieme in diversi ambiti, tra cui:
la prevenzione e gestione degli incidenti chimici
l’implementazione del marchio europeo Ecolabel
il supporto tecnico alla Direttiva INSPIRE, che garantisce l’interoperabilità dei dati spaziali ambientali tra gli Stati Membri dell’UE
La sinergia tra i due enti ha facilitato il flusso di dati e conoscenze a livello europeo, promuovendo soluzioni comuni in ambito ambientale e scientifico.
Le attività del JRC nel campo della sostenibilità
Il JRC è attivamente coinvolto nella ricerca su temi di rilievo globale come la scarsità delle risorse, i cambiamenti climatici e la sostenibilità ambientale. Conduce studi sui Sistemi di Allerta Precoce per i tsunami e gestisce il Sistema Globale di Allerta e Coordinamento per le Catastrofi. Inoltre, analizza l’adattamento climatico e la resilienza delle infrastrutture edilizie e di trasporto.
Il ruolo dell’ISPRA nella protezione dell’ambiente
ISPRA opera in molteplici settori della ricerca ambientale, occupandosi della protezione delle risorse naturali come acque, atmosfera, suolo e biodiversità. L’istituto si dedica anche alla salvaguardia della natura e della fauna, contribuendo alla definizione di politiche ambientali nazionali ed europee.
Un Memorandum per definire ambiti e strumenti della cooperazione
Il nuovo Memorandum stabilisce una cornice strategica entro cui ISPRA e JRC potranno sviluppare progetti congiunti. L’accordo individua le aree tecniche di collaborazione e stabilisce le modalità per la firma di specifici accordi formali. Sono stati inoltre identificati alcuni ambiti prioritari su cui concentrare gli sforzi, con relativi temi specifici da approfondire.
Tre priorità per il futuro: IA, suolo e Blue Economy
Nella fase iniziale di attuazione dell’accordo, l’attenzione è stata focalizzata su tre macro-temi strategici:
1. Intelligenza Artificiale: analisi del potenziale impatto delle nuove tecnologie sull’ambiente e utilizzo dell’IA per migliorare i sistemi di monitoraggio e previsione ambientale
2. Suolo: tutela e gestione sostenibile del suolo, risorsa fondamentale per la sicurezza alimentare e la lotta al cambiamento climatico
3. Acqua, oceano e Blue Economy: promozione di un’economia sostenibile legata alle risorse marine e alla protezione degli ecosistemi acquatici
Per ciascuno di questi ambiti sono stati costituiti gruppi di esperti incaricati di avviare le prime attività congiunte.
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