Istat, allarme Unc: cala la spesa dei Comuni per il contrasto alla povertà
Secondo i dati pubblicati oggi dall’Istat, cala la spesa dei Comuni italiani destinata alle politiche di contrasto alla povertà, nonostante un aumento costante dei soggetti in condizioni di disagio economico e sociale. La denuncia arriva dall’Unione Nazionale Consumatori (Unc), che definisce questi dati “vergognosi” e sottolinea come anziani e famiglie povere risultino sempre più abbandonati a se stessi.

Massimiliano Dona, presidente di Unc, commenta con durezza la situazione: “Nonostante la povertà assoluta sia cresciuta sia nel 2022 che nel 2023, raggiungendo il record di 8,4% delle famiglie in povertà assoluta – pari a oltre 2 milioni di nuclei familiari – la spesa comunale destinata al loro supporto nel 2022 è calata di 102 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Un dato inaccettabile che testimonia come non si stia investendo laddove i bisogni sono maggiori”.
Il presidente di Unc evidenzia inoltre un calo dell’1,9% della spesa comunale destinata alla popolazione over 65 rispetto al 2012, con un peso percentuale sceso dal 19,8% al 14,8%. “Invece di aumentare gli investimenti per le fasce più vulnerabili della popolazione, si assiste a un taglio delle risorse proprio dove l’emergenza è più grave”.
L’Istat sottolinea inoltre che permangono disuguaglianze territoriali nella spesa sociale, con il Nord-est che investe mediamente 207 euro pro-capite, a fronte dei soli 78 euro pro-capite realizzati nel Sud del Paese.
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