Circonomia 2025, Italia leader in economia circolare ma in ritardo nella decarbonizzazione
L’Italia mantiene una posizione di avanguardia in Europa per quanto riguarda il riciclo dei rifiuti e l’uso di materie seconde nell’industria, ma mostra rallentamenti significativi nella transizione dalle fonti fossili a quelle rinnovabili. Secondo il Rapporto Circonomia 2025, presentato questa mattina a Rimini a Ecomondo, presso lo stand del Conai, il Paese scende dal terzo al quinto posto rispetto all’anno precedente, superato da Danimarca, Austria e Olanda.
Rapporto Circonomia 2025
La classifica si basa su 21 indicatori suddivisi in tre categorie principali: impatto sull’uso delle risorse, efficienza d’uso delle risorse e capacità di risposta. Questi dati restituiscono una fotografia precisa dello stato di circolarità e della transizione ecologica nei Paesi europei, permettendo confronti dettagliati sulle performance energetiche e ambientali.
La decarbonizzazione rallenta, ma il riciclo eccelle
Negli ultimi anni l’Italia ha registrato progressi inferiori alla media europea nel consumo energetico pro capite e nella quota di rinnovabili, mentre le emissioni di CO2 dalle nuove auto immatricolate sono aumentate. Tuttavia, il Paese mantiene prestazioni di eccellenza nel riciclo dei rifiuti e nell’economia circolare, posizionandosi al secondo posto in Europa grazie a sistemi di raccolta efficienti e consorzi di filiera come Cial, Ricrea, Biorepack ed Erion Weee.
Sfide e opportunità per il futuro della transizione ecologica
Il divario tra economia circolare e decarbonizzazione rappresenta una sfida cruciale per l’Italia. Gli esperti sottolineano che la transizione energetica non è solo una necessità ambientale, ma anche un’opportunità economica e tecnologica per rafforzare la leadership italiana ed europea nel processo di innovazione globale verso un’economia sostenibile.
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