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Alert Geologi: “Nel Lazio aumentata del +17% la popolazione a rischio frane e alluvioni”

Lazio rischio frane e alluvioni

Alert Geologi: “Nel Lazio aumentata del +17% la popolazione a rischio frane e alluvioni”

Nel Lazio, la popolazione residente in aree a pericolosità da frana elevata o molto elevata (P3–P4) è aumentata del 17% in soli tre anni, passando da 41.475 a 48.552 persone. Lo evidenziano i dati dell’ultimo Rapporto ISPRA sul dissesto idrogeologico, riportati da Simonetta Ceraudo, presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio.

L’aumento non riguarda solo le persone, ma anche:

  • +14% edifici esposti
  • +19% attività economiche a rischio
  • +8% beni culturali vulnerabili

Sul fronte idraulico, le superfici a pericolosità media restano stabili, ma ospitano ancora migliaia di residenti e infrastrutture strategiche lungo i principali corsi d’acqua: Tevere, Liri-Garigliano, Sacco e bacini del Viterbese.


Rischio in crescita per urbanizzazione e eventi estremi

Secondo la Ceraudo, il rischio non cresce tanto per l’espansione delle aree pericolose, quanto per l’aumento di insediamenti in zone già a rischio. A peggiorare la situazione, la frequenza crescente di eventi meteorologici estremi.

“È indispensabile rafforzare la pianificazione territoriale con basi tecniche solide e aggiornate” – afferma – “e inserire figure professionali qualificate, in particolare geologi, negli uffici regionali e comunali”.


Dal 1999 oltre 1.700 interventi finanziati

Secondo i dati ReNDiS, nel Lazio sono stati finanziati oltre 1.700 interventi dal 1999, per un totale di 1,3 miliardi di euro (450 milioni di competenza MASE).
Solo nel 2024, 77 milioni di euro sono stati stanziati per 20 nuovi interventi di mitigazione del rischio.

Tuttavia, l’Ordine dei Geologi avverte: senza un adeguato capitale umano qualificato, in grado di progettare, accedere ai fondi e realizzare le opere, le risorse rischiano di rimanere inutilizzate o di non generare risultati duraturi.


Le 5 priorità dell’Ordine dei Geologi del Lazio

Per una strategia di prevenzione efficace, Ceraudo indica cinque azioni chiave:

  1. Rafforzare la presenza di geologi in Regione, Province e Comuni.
  2. Accelerare l’attuazione degli interventi finanziati.
  3. Garantire qualità tecnica nella progettazione e realizzazione.
  4. Coinvolgere stabilmente le professioni tecniche nella pianificazione territoriale.
  5. Incentivare la formazione STEM per contrastare il calo di tecnici specializzati.

Prevenzione come investimento per il futuro

La presidente Ceraudo conclude:
“La sicurezza del territorio non può prescindere dalla conoscenza geologica e dalla capacità di tradurre i dati in scelte operative concrete. Investire in prevenzione significa investire nel futuro del Lazio”.

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