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Mare Monstrum 2025: Legambiente denuncia boom di reati sulle coste italiane

Legambiente Mare Monstrum 2025

Mare Monstrum 2025: Legambiente denuncia boom di reati sulle coste italiane

Alla vigilia del quindicesimo anniversario dell’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore”, Legambiente pubblica il report “Mare Monstrum 2025“, un’analisi impietosa sull’assalto criminale alle coste italiane. Il 2024 è stato un “annus horribilis” per l’ecosistema marino, con un boom di aggressioni illegali e una media di 9,5 violazioni ogni chilometro di costa.

Nel 2024 sono stati accertati 25.063 reati, con un aumento del 9,2% rispetto all’anno precedente. Ancora più significativo l’incremento degli illeciti amministrativi, che hanno raggiunto quota 44.690, segnando un balzo del 21,4%. Più della metà dei reati penali (50,5%) si concentra nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa: Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, con la Campania che si conferma prima in classifica.

Le Classifiche dell’Illegalità: Cemento e Inquinamento in Vetta

Il report evidenzia che la minaccia principale arriva dal ciclo illegale del cemento, che rappresenta il 41,2% dei reati penali. Cresce in modo ancora più preoccupante la piaga dell’inquinamento, in aumento del 24,4%, causato da mala depurazione e gestione illecita dei rifiuti. Anche la pesca di frodo (+6,7%) e le violazioni al Codice della navigazione (+9,4%) hanno registrato un incremento.

A guidare le classifiche tematiche sono:

  • Abusivismo edilizio: la Campania è in testa con 1.840 reati, seguita da Puglia e Sicilia.
  • Inquinamento: ancora una volta la Campania è prima con 1.264 reati, seguita dalla Calabria e dalla Puglia.
  • Pesca illegale: il primato negativo spetta alla Sicilia, con 898 reati accertati, seguita da Puglia e Liguria.

Le Proposte di Legambiente: Un Appello per la Legalità

Per contrastare questo assedio al mare, Legambiente ha presentato un piano con 10 proposte a Governo, Parlamento e amministrazioni locali. Tra le priorità indicate da Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, ci sono la lotta all’abusivismo edilizio, il potenziamento dei sistemi fognari e di depurazione, l’aggiornamento delle normative sul riuso delle acque reflue e l’adozione di misure efficaci contro la pesca di frodo e gli scarichi illegali.

Come ha ribadito Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio ambiente e legalità, l’abusivismo edilizio resta una piaga profonda, alimentata dalla scarsa efficacia delle risposte istituzionali, mentre l’inquinamento da “maladepurazione” continua a far pendere sull’Italia quattro procedure d’infrazione europee. Il report, forte del lavoro di monitoraggio e denuncia, è un invito a un cambio di passo deciso per la tutela del nostro ecosistema marino.

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