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Nucleare in Italia, via alla legge delega: 60 milioni in tre anni e una nuova Authority

Nucleare in Italia, via alla legge delega: 60 milioni in tre anni e una nuova Authority

La legge delega sul nucleare è ormai prossima all’approdo in Parlamento. Dopo l’ultimo passaggio in Consiglio dei Ministri, previsto per questa sera, il disegno di legge entrerà ufficialmente nell’iter legislativo. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto all’Italian Energy Summit 2025 a Milano.

La bozza del provvedimento, visionata nelle ultime ore, prevede uno stanziamento complessivo di 60 milioni di euro in tre anni, destinato allo sviluppo e alla regolamentazione del nucleare sostenibile in Italia.

Tempi e contenuti della legge

Il Governo sarà delegato ad adottare entro dodici mesi dall’entrata in vigore della legge uno o più decreti legislativi. L’obiettivo è disciplinare la produzione di energia da fonte nucleare sostenibile sul territorio nazionale. Secondo il ministro Pichetto, “per fine legislatura daremo a questo Paese le condizioni per fare delle scelte”.

La materia però non si limita alla sola produzione di energia. L’articolo 2 della bozza individua una serie di ambiti da normare: dalla produzione di idrogeno alla gestione dei rifiuti radioattivi, dallo smantellamento degli impianti esistenti all’utilizzo dell’energia da fusione, fino alla riorganizzazione delle competenze istituzionali.

Nuova Authority per la sicurezza nucleare allo studio

Uno dei punti più significativi della bozza è la possibile istituzione di una nuova Authority per la sicurezza nucleare. Si tratterebbe di un organismo centrale con compiti di vigilanza, controllo e indirizzo strategico. L’eventuale creazione di questa struttura rientra tra le valutazioni in corso da parte del Governo e potrebbe essere formalizzata nei prossimi mesi.

La nuova Authority rappresenterebbe un tassello chiave per garantire trasparenza e sicurezza nel percorso di rilancio del nucleare, anche in ottica europea.

Gli investimenti: 60 milioni di euro tra 2027 e 2029

Per l’attuazione della delega, la bozza prevede risorse distribuite su tre annualità: 20 milioni per ciascuno degli anni 2027, 2028 e 2029, per un totale di 60 milioni. I fondi saranno prelevati dal bilancio del Ministero dell’Ambiente e destinati a sostenere progetti di ricerca, sviluppo e implementazione delle tecnologie nucleari.

Si tratta di un primo pacchetto di risorse che potrebbe essere integrato successivamente, in funzione degli sviluppi normativi e delle scelte strategiche del Parlamento.

Informazione e consultazione pubblica: stanziati 7,5 milioni

Il Governo punta anche su comunicazione e coinvolgimento delle comunità locali. Il disegno di legge prevede una campagna di informazione rivolta ai cittadini, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui temi della sicurezza e sostenibilità dell’energia nucleare.

Sono previsti 1,5 milioni di euro per il 2025 e 6 milioni per il 2026 per iniziative di comunicazione e consultazione capillare con le popolazioni potenzialmente interessate.

Un anno per scrivere il futuro del nucleare italiano

Con l’approvazione della legge delega e la successiva definizione dei decreti attuativi, si apre una fase decisiva per la politica energetica italiana. Il nucleare torna così al centro del dibattito, non solo come alternativa alle fonti fossili ma anche come leva tecnologica per la decarbonizzazione e la sicurezza energetica nazionale.

Il Parlamento sarà ora chiamato a valutare e approvare il testo nei tempi e nei modi previsti, mentre il Governo si prepara a gettare le basi per un nuovo assetto normativo in materia nucleare.

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