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Caro libri scolastici, la denuncia del Codacons: spesa cresciuta del 13% in 10 anni

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Caro libri scolastici, la denuncia del Codacons: spesa cresciuta del 13% in 10 anni

La ripresa dell’anno scolastico si avvicina e, con essa, l’annosa e salata spesa per i libri di testo. Un’analisi del Codacons, supportata da una relazione preliminare dell’Antitrust, lancia un allarme sui costi insostenibili che gravano sulle famiglie italiane. Nonostante la popolazione scolastica sia diminuita del 7% negli ultimi dieci anni, la spesa per i libri è aumentata del 13% nello stesso periodo.

Questo fenomeno di “crescita inversamente proporzionale” porta l’esborso medio a 580 euro annui per le scuole medie e a ben 1.250 euro per le superiori. Il giro d’affari complessivo delle vendite di libri di testo si è attestato a circa 800 milioni di euro nel 2024.


Le cause del rincaro: l’Antitrust conferma le denunce del Codacons

Il Codacons evidenzia come la relazione dell’Antitrust confermi le denunce avanzate dall’associazione nel corso degli anni. Le criticità che fanno lievitare i costi sono molteplici:

  • Concentrazione del mercato: I primi quattro gruppi editoriali (Mondadori, Zanichelli, Sanoma, La Scuola) detengono quasi l’80% del mercato, limitando la concorrenza.
  • Decisori non paganti: Un’asimmetria strutturale in cui i docenti scelgono i libri ma non li pagano, mentre le famiglie, che sostengono i costi, non hanno voce in capitolo.
  • Tasso di cambio anomalo: L’incidenza delle nuove adozioni, cioè il cambiamento dei testi da un ciclo all’altro, è elevatissima: 35% nelle scuole medie e 40% nelle superiori.
  • Nuove edizioni e novità: Circa il 10% dei libri scolastici viene rinnovato ogni anno con nuove edizioni o vere e proprie novità editoriali. L’Antitrust sostiene che ciò riduce le possibilità di riutilizzo dei testi e solleva dubbi su “condotte opportunistiche” degli editori, dato che l’articolo 25 del Codice AIE è “vago” e permette ampi margini di discrezionalità nella giustificazione delle nuove versioni.

Tetti di spesa e digitale: riforme fallite

Il Codacons denuncia il fallimento delle riforme adottate finora per contenere i costi, inclusa l’introduzione dei libri digitali. L’Antitrust, infatti, conferma che:

  • I tetti di spesa ministeriali, pensati per limitare l’impatto economico, si sono dimostrati “inefficaci” poiché non esistono strumenti di controllo adeguati per farli rispettare dai collegi docenti.
  • Le iniziative di autoregolamentazione degli editori sono “vaghe e difficilmente verificabili”.
  • Il libro cartaceo continua a dominare le preferenze dei docenti, e le adozioni di soli e-book rimangono “marginali”.

L’analisi preliminare dell’Antitrust getta luce sulle cause della “stangata” che ogni settembre colpisce le tasche degli italiani, confermando le denunce del Codacons che finora sono rimaste inascoltate. L’associazione sottolinea la necessità di un intervento più incisivo per riformare un settore che continua a penalizzare le famiglie.

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