Giornata mondiale della Biodiversità, Lipu svela i 240 “paradisi degli uccelli”
In occasione della Giornata della Biodiversità (22 maggio), la Lipu ha presentato un nuovo inventario delle Important and Biodiversity Areas (IBA), le aree cruciali per la conservazione degli uccelli selvatici in Italia. Con un incremento significativo delle aree protette e il coinvolgimento di più di 9,3 milioni di ettari, questo aggiornamento segna un passo fondamentale per la strategia europea di tutela della biodiversità. In totale, sono state individuate 240 aree, delle quali 113 sono nuove rispetto al precedente inventario del 2002.
Le IBA in Italia
Le IBA (Important and Biodiversity Areas) sono “paradisi” cruciali per la nidificazione, la sosta e la migrazione degli uccelli selvatici. Il nuovo inventario include sia aree terrestri (75%) che costiere e marine (25%), con una crescita di circa 4 milioni di ettari rispetto al 2002. Le regioni con il maggior numero di nuovi siti includono Marche, Sicilia, Sardegna ed Emilia-Romagna, dove le conoscenze ornitologiche sono migliorate notevolmente negli ultimi anni.
I siti più rilevanti e le specie protette
Il nuovo elenco evidenzia aree di straordinaria importanza, come la Maremma viterbese (Lazio), il Castel di Judica e il Lago Ogliastro (Sicilia), e il Monte Etna (Sicilia), che ospitano numerose specie vulnerabili. Tra queste, la gallina prataiola, l’astore sardo, l’ortolano e l’albanella minore sono alcune delle specie a rischio che beneficeranno della protezione di questi spazi vitali.
Le IBA sono individuate grazie all’osservazione di 116 specie di uccelli, molte delle quali a rischio di estinzione, come l’aquila di Bonelli, il pollo sultano, la cicogna bianca e numerosi aironi. La loro protezione è fondamentale per garantire la sopravvivenza della fauna selvatica e contribuire agli obiettivi di conservazione stabiliti dalla Strategia Europea per la Biodiversità.
Strategia 30×30 dell’UE
Con oltre il 30% del territorio italiano ora coperto da queste aree protette, le IBA contribuiscono all’obiettivo europeo 30×30, che mira a proteggere il 30% del territorio e del mare entro il 2030. Queste aree non sono ancora sotto una protezione formale, e la Lipu sollecita l’adozione di politiche per tradurre i dati in azioni concrete di conservazione.
In particolare, le nuove IBA nelle Marche non sono ancora ufficialmente protette, e questo rappresenta un rischio per la biodiversità locale. L’inclusione di queste aree nei progetti di mappatura delle zone sensibili, come quello di BirdLife International per l’eolico, potrebbe rivelarsi decisiva per la protezione a lungo termine degli uccelli selvatici.
Le azioni di Conservazione
La Lipu non si limita a mappare le IBA, ma svolge anche un ruolo attivo nelle azioni di conservazione diretta, come quelle per l’aquila di Bonelli, la cicogna bianca, il grillaio e il falco cuculo. Negli ultimi anni, sono stati avviati numerosi progetti che hanno dato risultati positivi, contribuendo al recupero di specie a rischio.
Inoltre, la Lipu si impegna nella sensibilizzazione del pubblico e nel monitoraggio delle IBA, essenziale per garantire che le aree protette siano effettivamente salvaguardate e gestite in modo efficace.
Tutti i siti aggiornati sono disponibili su BirdLife DataZone, dove è possibile consultare schede informative dettagliate e mappe interattive.
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