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Perché la luce naturale è un alleato potente per il benessere psicofisico e l’efficienza cerebrale

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Perché la luce naturale è un alleato potente per il benessere psicofisico e l’efficienza cerebrale

Tuttavia, un dato allarmante emerge dalla ricerca: gli italiani trascorrono circa il 90% della propria vita in ambienti interni, spesso carenti dei requisiti minimi in termini di illuminazione naturale. Questa prolungata privazione di luce solare ha implicazioni dirette sulla salute mentale, sul ritmo circadiano, sulla regolazione ormonale, sul metabolismo e sulla qualità del sonno.

I risultati della ricerca sulla luce naturale

La ricerca, condotta dai medici ambientali della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) in collaborazione con Hyperspectral Imaging e Velux Italia, ha utilizzato un innovativo sistema di analisi multispettrale (Phaedra) per misurare le emissioni di radiazione corporea. I risultati preliminari hanno evidenziato come la luce naturale influenzi profondamente le funzioni biodinamiche, energetiche e circadiane, operando su frequenze comprese tra i 2 e i 5 Hz.



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Un dato cruciale emerso dallo studio è la correlazione tra la vicinanza alla luce solare e un aumento dell’attività biofotonica. A un metro di distanza da una finestra, l’attività biofotonica registra un incremento significativo, suggerendo una maggiore efficienza cerebrale e un miglioramento del benessere generale. Al contrario, allontanandosi dalla fonte luminosa (tra i 2 e i 4 metri), l’intensità delle emissioni biofotoniche diminuisce drasticamente (tra il -30% e il -80%), associandosi a un aumento di rilassamento e sonnolenza.

L’attività biofotonica si è dimostrata strettamente legata alla percezione di benessere: la vicinanza alla luce naturale induce variazioni positive tra il +10% e il +30%, indicando una maggiore vitalità fisiologica. Allontanandosi, queste variazioni diventano negative (dal -40% al -80%), suggerendo un rallentamento dell’attività fisica e un potenziale aumento di stress e affaticamento.

Implicazioni per il benessere psicofisico e la progettazione degli spazi:

Il Prof. Carlo Ventura, coordinatore scientifico della ricerca, sottolinea come questo studio apra nuove prospettive sulle interazioni tra luce naturale e biologia umana. I risultati hanno potenziali applicazioni nella progettazione di ambienti di lavoro e di vita che promuovano una maggiore produttività e un miglior benessere psicofisico, incentivando un uso più consapevole della luce naturale. Questo approccio non solo migliorerebbe la qualità della vita, ma contribuirebbe anche alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico.

Lorenzo Di Francesco di Velux Italia evidenzia l’importanza di un approccio olistico alla progettazione degli edifici, che tenga conto dell’impatto della luce naturale zenitale sul benessere. Alessandro Miani, Presidente Sima, conclude sottolineando il ruolo fondamentale dell’accesso alla luce naturale negli ambienti interni per migliorare le funzioni cognitive, la salute mentale e il benessere generale, con particolare beneficio derivante dall’esposizione diretta alla luce solare.

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