Luglio 2025 il terzo più caldo, Copernicus: la crisi climatica non si è fermata
Il mese di luglio è stato il terzo più caldo mai registrato a livello globale, che segna la fine di una serie di temperature record riscontrate dal servizio europeo di monitoraggio climatico Copernicus, ma non arresta il trend di riscaldamento globale che sta influenzando pesantemente il nostro clima.
Nel mese scorso molte regioni del mondo hanno continuato a soffrire di condizioni meteorologiche devastanti. Il mese scorso, il Pakistan e la Cina settentrionale sono stati colpiti da forti piogge che hanno causato gravi inondazioni, mentre in Canada, Scozia e Grecia gli incendi boschivi hanno imperversato, intensificati dalla persistente siccità. Diverse nazioni in Asia e Scandinavia hanno registrato temperature medie più alte rispetto al passato.
Cambiamento climatico
Come sottolineato da Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service, sebbene la recente ondata di calore segni la fine di una serie di temperature record, il cambiamento climatico non si è fermato. Gli eventi estremi come ondate di calore e inondazioni catastrofiche sono diventati sempre più frequenti, portando con sé danni devastanti e perdite di vite umane.
Le temperature record
Il 2023 e il 2024 hanno visto un aumento delle temperature superiori ai parametri stabiliti nell’Accordo di Parigi del 2015, che puntava a limitare l’aumento delle temperature globali a 1,5 gradi sopra i livelli preindustriali. Sebbene l’aumento delle temperature possa sembrare modesto, è stato sufficiente a innescare eventi climatici estremi che hanno avuto effetti devastanti su milioni di persone.
Il riscaldamento globale
La principale causa del riscaldamento globale è ben conosciuta: la combustione di petrolio, carbone e gas per produrre energia. Senza un rapido intervento per ridurre le emissioni di gas serra e stabilizzare le concentrazioni atmosferiche di CO2, le ondate di calore, le inondazioni e gli incendi potrebbero continuare a crescere, mettendo in pericolo la vita e l’economia globale.
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