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Bolzano, abbattuto un lupo in Val Venosta: LAV e Brambilla contro la Provincia

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Bolzano, abbattuto un lupo in Val Venosta: LAV e Brambilla contro la Provincia

In Alta Val Venosta, nella notte, è stato abbattuto uno dei due lupi condannati a morte dalla Provincia autonoma di Bolzano. La decisione del presidente Arno Kompatscher, ha suscitato la dura reazione delle associazioni animaliste e della politica, che parlano di “barbara esecuzione” e “danno inestimabile” per il patrimonio naturale.


LAV: “Esecuzione non necessitata, denunceremo la Provincia”

Massimo Vitturi, responsabile LAV Animali Selvatici, ha espresso indignazione per l’abbattimento, sottolineando che l’uccisione si sarebbe potuta evitare. Secondo la documentazione in possesso dell’associazione, gli animali predati si trovavano fuori dalle recinzioni anti-lupo e venivano sorvegliati con cani da conduzione anziché da guardiania.
“Se fossero stati usati correttamente i sistemi di prevenzione – afferma Vitturi – il lupo si sarebbe potuto salvare”. La LAV ha annunciato una denuncia per uccisione di animale contro la Provincia di Bolzano.


Brambilla: “Un danno inestimabile per la natura”

Brambilla Bolzano, abbattuto un lupo in Val Venosta: LAV e Brambilla contro la Provincia

Dura anche la presa di posizione dell’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, che paragona la condanna a morte dei lupi a “barbare decimazioni del passato”.
Per Brambilla, la decisione è stata presa “per accontentare le lobby locali”, arrecando un “danno inestimabile” al patrimonio naturale. L’abbattimento segna inoltre un precedente: è il primo autorizzato in Italia dalla direttiva Habitat.


Scontro sulla gestione dei lupi in Alto Adige

Il caso riaccende il dibattito sulla convivenza tra grandi predatori e attività di allevamento. Le associazioni animaliste denunciano la mancanza di adeguati sistemi di prevenzione, mentre la Provincia sostiene che l’abbattimento fosse necessario per proteggere il bestiame. La vicenda potrebbe ora aprire un nuovo fronte legale.

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