Nucleare, Meloni: “Scelta coraggiosa per sovranità industriale dell’Italia”
Nel corso del suo intervento all’assemblea di Confindustria a Bologna, Giorgia Meloni ha annunciato una rimodulazione di circa 15 miliardi di euro nell’ambito del PNRR, destinati a sostenere l’occupazione e ad aumentare la produttività. In particolare, la premier ha indicato l’intenzione di semplificare il Piano Transizione 5.0 e Industria 4.0, due strumenti fondamentali per la modernizzazione del tessuto produttivo italiano: “Nel confronto con le parti sociali definiremo le linee di una politica industriale di medio e lungo periodo”, ha assicurato.
Prezzo dell’energia: verifiche su speculazioni
Uno dei passaggi centrali dell’intervento è stato dedicato al caro energia, definito dalla premier la vera emergenza per il tessuto produttivo: “Non possiamo continuare a tamponare il caro-bollette con soldi pubblici”, ha detto. “Servono interventi di lungo periodo. Per questo vogliamo fare verifiche approfondite sulla formazione dei prezzi dell’energia per individuare eventuali inaccettabili speculazioni.”
Ritorno al nucleare
Tra le soluzioni strutturali proposte per la sicurezza energetica, Meloni ha rilanciato con forza la via italiana al nucleare: “Riprendiamo il cammino del nucleare puntando alle tecnologie più innovative: mini reattori sicuri e puliti per avere energia a costi sensibilmente inferiori.”
La premier ha anche ricordato la nascita di Nuclitalia, la nuova società che si occuperà dello sviluppo di tecnologie nucleari di nuova generazione, con il contributo di Enel, Leonardo e Ansaldo Energia. Il disegno di legge sul nucleare è in procinto di arrivare in Parlamento.
“È una scelta coraggiosa per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione e per rafforzare la sovranità industriale ed economica dell’Italia. Il governo è sempre aperto a suggerimenti e proposte serie: su questo tema serve la collaborazione di tutte le persone di buona volontà.”
Bruxelles nel mirino: critiche al Green Deal
Meloni ha riservato un affondo all’Unione Europea e al Green Deal: “Contrastiamo le scelte ideologiche dell’UE che hanno spinto verso la deindustrializzazione. Vogliamo garantire energia a costi competitivi per l’automotive e per tutti i settori energivori.”
La premier ha anche citato l’asse con il futuro governo tedesco di Friedrich Merz come un’opportunità per riorientare le politiche europee in tema di competitività industriale.
Ex Ilva e politica industriale
Infine, un accenno alla crisi dell’ex Ilva: “C’è bisogno che tutti gli attori diano una mano. Non possiamo permetterci che qualcuno metta i bastoni tra le ruote: tutti devono comprendere cosa c’è in ballo.”
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