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Meloni all’Onu: “L’ecologismo insostenibile ha quasi distrutto l’automotive europeo”

giorgia meloni

Meloni all’Onu: “L’ecologismo insostenibile ha quasi distrutto l’automotive europeo”

Durante il suo intervento all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha pronunciato un discorso critico verso le politiche ambientali europee e globali, che ha definito “modelli costruiti a tavolino” e “fideistici”. Secondo Meloni, la globalizzazione degli ultimi trent’anni ha mostrato limiti evidenti e le sue conseguenze si stanno riversando su famiglie, lavoratori e imprese.

Ha evidenziato come, a suo avviso, i costi sociali ed economici della transizione ecologica siano stati sottovalutati, e come alcuni piani ambientali stiano accelerando la deindustrializzazione senza portare reali benefici al pianeta.

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Meloni contro l’ambientalismo radicale

Nel suo intervento, Meloni ha sottolineato che il problema non è il cambiamento climatico in sé, ma l’approccio con cui viene affrontato. Ha criticato un certo tipo di ambientalismo “estremo”, che impone modelli di consumo e produzione “non razionali” e poco attenti alle reali disponibilità economiche delle persone.

Secondo la premier, questo approccio sta impoverendo la classe media e colpendo i ceti sociali più fragili, imponendo un cambio forzato che rischia di avere effetti più gravi dei problemi che si vogliono risolvere.

 “Il piano verde ha quasi distrutto l’automotive europeo”

Tra i settori più colpiti, Meloni ha citato in particolare l’industria automobilistica, duramente penalizzata dalle nuove normative ambientali europee. Secondo la premier, il cosiddetto piano verde ha prodotto un effetto contrario a quello desiderato: perdita di posti di lavoro, difficoltà di competitività e impoverimento del know-how tecnologico europeo.

Il riferimento è diretto alle strategie di transizione verso la mobilità elettrica e alla progressiva uscita dai motori termici, che molte aziende faticano a sostenere, soprattutto in assenza di un piano graduale e sostenibile per tutti.

Appello alla neutralità tecnologica e al gradualismo

Nel suo discorso, Meloni ha chiesto un cambio di rotta che metta al centro la “neutralità tecnologica” e il “gradualismo delle riforme”. Ha ribadito che il rispetto dell’ambiente non deve avvenire a scapito dell’uomo, del lavoro e della competitività industriale.

Secondo la premier, è necessario preservare i risultati ottenuti in decenni di sviluppo economico e sociale, evitando che il continente europeo si trasformi in un “deserto industriale”. La sfida ambientale, ha concluso, deve essere affrontata con razionalità e pragmatismo, non con ideologie.

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